L’isola delle tentazioni… allo specchio

L’isola delle tentazioni… allo specchio

I titoli recitano, più o meno, così: Temptation Island 2023, tutti pazzi per Gabriela. I social la incoronano Fregatene di Giuseppe e fai la tronista“. Oppure: Temptation Island 2023, Isabella e Manu lasciano insieme il reality: cosa è successo. Insomma, dopo un anno di attese e di silenzi, torna l’undicesima edizione del programma tv, allestito appositamente per la stagione calda, intuizione della geniale ed inarrestabile Maria De Filippi. E, per l’ennesima occasione, il reality condotto da Filippo Bisciglia non tradisce le aspettative.

Questi i dati di ieri sera, seconda puntata: 3.476.000 spettatori, pari al 26.3% di share. Numeri, per alcuni – anzi, per molti – da capogiro, a fronte di un appuntamento che, di per sé, richiede davvero poco.

Già, poiché molto, moltissimo, lo fanno proprio loro, i partecipanti. 7 coppie 7, in via di rottura o di riavvicinamento, chissà, sottoposte alle insidie di aitanti tentatori – e tentatrici – determinati a mettere in discussione i loro – più o meno solidi – rapporti.

Così, le difficoltà vengono a galla e, con esse, gli scontenti, le reciproche lamentele, i tradimenti pregressi, più o meno noti al rispettivo partner. Insomma, il nostro vissuto di casa, traslato sul piccolo schermo e, probabilmente, il segreto di una formula che immancabilmente funziona sta proprio qui. Nell’immarcescibilità di qualcosa che ci riguarda tutti, che ci coinvolge, da vicino o non ma che, nella migliore delle ipotesi, finisce, se non altro, per incuriosirci… e ingolosirci.

Ci intriga, ci affama, in attesa di sapere quel che succederà e ci attira inevitabilmente sul divani, stanziali, di fronte alle vicissitudini di tale o tal altro. Falò di confronto e storie d’amore – vere o presunte questo non è dato sapere fino in fondo. Fatto sta che ci si immedesima facilmente, si finisce per prendere le parti, per tifare o sostenere lo o la sventurata di turno. Ci si appassiona, come ai vecchi feuilleton di una volta, solo che qui la regia ha il sapore spontaneo dei comportamenti di chi, davanti alla telecamera, non è abituato a stare. Salvo poi, magari, venire a scoprire che la fidanzata di… l’avevamo già vista chissà dove. Non riconosciuta, forse, ma di certo, già frequentata.

Riassumendo, piace, il programma, perché c’è… di tutto un po’. Sfiora i sentimenti, ma senza appesantirci di dolore. evoca colpi di coscienza – quelli di noi che guardiamo – ma lo fa con il garbo e la leggerezza, tipici della stagione estiva. Ci smuove; meglio, ci formicola dentro, suggerendoci domande – personali, ovvio – e non.

Così, sottoposti quasi ad una sorta di incantesimo, rimaniamo fermi a guardare, presi, fino al primo stacco pubblicitario che ci permette, a quell’ora, di calare la pasta e intanto, come succedeva con i gruppi d’ascolto di un tempo, ci invita a chiacchierare. Nell’illusione, peraltro, che lo stiamo facendo di altri e non certo di noi. nell’idea, insomma, di tenerci, tutto sommato, fuori, quando invece non ci rendiamo conto che, quel che ci preme davvero, è proprio lì, tra le mura di casa e ciò di cui ci ritroviamo ‘consapevole’ pubblico, altro non è se non la fotografia delle nostre esistenze, con tanto di risate, pianti, sospiri… e tutto quel che segue.

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