…e fu così che scoppiò la moda del Facekini

…e fu così che scoppiò la moda del Facekini

Caldo record, quello percepito in questi giorni e, con l’aumento delle temperature e in sfida all’elevato tasso di umidità ci si inventa proprio di tutto.

Ecco, allora, che tra i bagnanti cinesi, ma anche a Pechino, cominciano a spopolare i ‘facekini‘. Maschere – più nel dettaglio – in tessuto leggero, capaci di bloccare, in parte, i raggi uv.

In Oriente, come qui da noi, del resto, la colonnina di mercurio ha superato i 35 gradi e il livello di calore del terreno, in alcune parti del paese, è arrivato a toccare gli 80 gradi. Residenti e turisti hanno, pertanto, iniziato a portare con sé piccoli ventilatori e a coprirsi, per evitare le ustioni. C’è chi ha, addirittura, preso ad indossare cappelli, muniti di ventilatore incorporato; ma il vero boom – lo accennavamo – si è registrato soprattutto rispetto all’acquisto dei facekini, sorta di mascheramento che copre interamente il volto, eccettuati i tre fori riservati agli occhi e al naso. Insomma, la vera novità dell’estate 2023.

Rispetto a prima della pandemia, quest’anno va molto, molto meglio. Il volume delle vendite è decisamente aumentato”, spiegano gli esercenti.

Molte consumatrici dell’Asia orientale preferiscono la pelle chiara, d’altronde. Dunque i prodotti per la protezione solare sono parecchio gettonati e lo sono persino nei paesi limitrofi, come la Corea del Sud. “La preoccupazione principale sono le potenziali malattie della pelle o lo sviluppo di macchie solari“, si sente spesso dire, a sottolineare quanto la rincorsa a soluzioni protettive, da queste parti, sia autenticamente sentita, a costo, pure, di immergersi in acqua con il viso completamente coperto, nemmeno si dovesse organizzare una rapina…

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