In rosa, anche la pizza si fa a fette per Barbie!

In rosa, anche la pizza si fa a fette per Barbie!

E già, poteva mancare?

Nel momento di massimo rispolvero della bambola più amata dalle bambine (e dalle bambine divenute, oramai, donne), nella lista infinita dei gadget si aggiunge, qui da noi, un altro emblema, riconducibile all’infanzia come all’età adulta, direttamente collegato (e pensato), per onorare la celebre Bionda assurta a Cult, anche sul Grande Schermo.

L’AUTORE

Opera del maestro dai 1000 talenti Gino Sorbillo, nasce, così, la pizza, ispirata al successo cinematografico del momento, rigorosamente ROSA, omaggio a colei che, del pantone in questione, ha saputo farne un vero e proprio Style Life.

Dunque, Barbie, anche come ‘musa’, testimonial di una tra le pietanze più rinomate dello Stivale. E come poteva rivelarsi nella resa se non, anch’essa, fantasiosa, vivace, sorprendente?

Parliamoci chiaro, la preparazione è simile, nella ricetta, alla più conosciuta e apprezzata, almeno per quel che riguarda gli ingredienti. Sulla pizza distesa, intesa come disco di pasta, viene posizionato il fior di latte, prima e, a seguire, una sorta di crema, creata con mozzarella di Bufala e salsa di San Marzano. A guarnire, foglie di basilico.

Nulla di più semplice… e goloso.

IL PRECEDENTE

Dire che non si tratta neppure di una prima volta. Già nel 2018, in occasione del lancio, da parte della Mattel, di Barbie pizzaiola, il noto artigiano dell’impasto si era sbizzarrito con la fantasia, mettendo sul piatto – letteralmente – la personale versione del prodotto, ideato appositamente in tributo al giocattolo.

Una pizza in rosa, disponibile nei locali di Milano e Napoli, preparata con il supporto della figlia Ludovica che, per un giorno, ha gestito le sorti dell’attività, in via dei Tribunali 32.

Oggi, l’impresa si ripete, rinnovata, perfezionata, a promuovere – come se ce ne fosse il bisogno – ancor di più il mito di un prodotto (anzi, due) che, da solo, basta a fare innamorare.

Non rimane che provarla, assaggiarla e perdersi, anche solo per qualche momento, nell’universo sognante e declinato in Pink, che tanto ci ha entusiasmato da piccole e che, ancora, a dispetto dell’essere adulte, continua a sedurci.

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