Urban Chic: tutta una questione di coerenza
Urban chic, vale a dire quel coacervo di elementi sofisticati – dettagli raffinati – inseriti in un ambiente, appunto, ‘urbano’. L’atmosfera che ne risulta è contemporanea e di gran classe. Del resto, si tratta di un mix di influenze, non di poco conto. Moderno, industrial, minimal e quel tocco di ricerca nel design che, se il budget lo permette, non guasta mai.
Atto unico, per riuscire a cogliere l’essenza cosmopolita che, sole, sanno regalare le grani città. Senza dimenticare il carattere irripetibile che appartiene; anzi, deve appartenere, ad ogni abitazione.
Dunque, riassuntivamente, sì ad acciaio, cemento e vetro. Sì, pure, alla risoluzione di dettagli di lusso e fortemente personalizzanti. Materiali industriali e, in aggiunta, legno. Si comincia – dicevamo – proprio da qui.
Ancora: tinte neutre. La palette è dominata da tonalità come il grigio, il nero, il bianco, il beige e il taupe. Su una base del genere ci si può sbizzarrire, poi, nelle maniere più disparate. Mobilio, caratterizzato da linee pulite e finiture, metalliche o lucide. Regna, ricordiamolo, l’essenzialità.
Quanto ai tessuti, in complementarietà con il resto, il consiglio è di puntare su velluto, seta, pelle e lino, sinonimo di comfort. Alternativa, nei fatti, all’indispensabilità del resto, grazie anche all’utilizzo, studiatamente, di note di colore, dal respiro audace.
Un’oncia di glamour – inutile dirlo – in casi come questi impreziosisce il tutto. Dunque, lampadari scintillanti, specchi ornamentali, tavolini da caffè, con basi in oro o in argento sono i benvenuti, a conferire coerenza agli spazi. Non solo. Largo, pure, ad opere d’Arte contemporanea. Quadri astratti, sculture di ultima generazione, dettagi eccentrici non tradiscono mai, nel percorso. Tanto vale selezionare quel che realmente emoziona e riflette il gusto individuale.
Che dire delle piante. Anche queste, vanno inserite con stile. Particolarmente adatte, le imponenti o quelle a fogliame scuro.
Niente oggetti in accumulo. A tal proposito, soluzioni di stoccaggio, discrete e funzionali, contribuiscono nella messa in ordine. L’illuminazione, infine, gioca un ruolo fondamentale. Luci sospese o lampade da tavolo iconiche o, perché no, candele profumate possono aggiungere quel quid in più all’atmosfera generale.
In sostanza e volendo riassumere, conviene muoversi, miscelando equilibri e contrasti.
Combinare quel che, apparentemente, si respinge, per inserirlo, invece, in un contesto in cui appaia conseguenziale e logico. Inseguendo complessità e dinamismo ci si costruisce la strada per non cadere in errore o, comunque, si compiono i primi passi in sicurezza, verso un itinerario, di sicuro ambizioso.
LEGGI ANCHE: Industrial chic: la dimensione materica dell’abitare
LEGGI ANCHE: Bosco Verticale: l’area green più cool di Milano