Istantanea di uno stupro: fotografia di un quotidiano a cui non intendiamo abituarci

Istantanea di uno stupro: fotografia di un quotidiano a cui non intendiamo abituarci

Violentata, in auto, dopo aver trascorso una serata in giro con le amiche per i vicoli dei quartieri Spagnoli, a Napoli.

Eccola, l’ennesima testimonianza resa da una diciottenne, racconto di quanto accadutole nella notte tra sabato e domenica scorsi. Ai militari, le tre giovani hanno spiegato di aver incontrato due ragazzi appena più grandi e, in loro compagnia, di aver passato la serata.

Una delle ragazze, a un certo punto, si è appartata con uno dei due. Tuttavia, una volta soli, si è presentato anche l’altro. E lì sarebbe avvenuto ‘il fattaccio’. Gli inquirenti, adesso avrebbero sequestrato gli abiti della giovane, propedeuticamente alle indagini. La presunta vittima, che inizialmente pare aver accettato le avances del suo occasionale partner, si è trovata, di colpo, a sua detta, spiazzata. “Mi hanno costretta a consumare atti sessuali in auto. Mai lo avrei fatto con due persone. Ho chiesto di smetterla. Non mi hanno ascoltata“.

E’, quindi, entrata in azione la Procura di Napoli, intenta nelle indagini. Un pool, specializzato nei reati contro le fasce deboli, desideroso, quanto prima, di fare chiarezza sull’accaduto. Acquisite le immagini delle telecamere presenti sul posto, l’obiettivo è ora identificare i due uomini.

Fin qui, quanto riporta la cronaca, ulteriore spaccato di ‘qualcosa che non va e non vuole andare’. Dire che fior di programmi, proprio in questi giorni, si affannano, nel personale palinsesto, a spendere parole e parole in favore della tutela alle donne. Si discute di salvaguardia della persona. Si fa menzione di termini come rispetto e dignità… ci si infarcisce la bocca di propositi, di per se stessi, lusinghieri.

Fatto sta, con il cadavere ancora caldo di Giulia Cecchettin, 105esima vittima di femminicidio dell’anno in corso, neppure a qualche giorno di distanza ci ritroviamo da capo a dodici, presi a parlare di stupro, di qualcosa che, seppur aberrante, pare oramai all’ordine del giorno.

Ebbene, il 25 del mese ricorrerà la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Siamo stanchi, tutti. Di sentire, di ripetere le stesse cose. Urge ascolto. Urgono norme, chissà; di certo una sensibilità più matura. Urgono soluzioni. Per Giulia, per tutte noi!

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