‘Unica’… come la scritta su una maglietta
24 novembre 2023. La data, alla fine, è stata stabilita ed è la stessa in cui uscirà, in assoluta su Netflix, Unica – atteso? – docufilm su Ilary Blasi che, per la prima volta, parlerà della separazione da Francesco Totti. Un progetto ‘segreto’, a quanto pare, di cui nessuno era al corrente. 80 minuti, più o meno, in cui la showgirl svelerà la sua versione dei fatti.
Pronta, dunque, la conduttrice televisiva, a parlare della sua storia ma, soprattutto, del divorzio. Un colpo a sorpresa, come direbbero i francesi, dato che, fino ad oggi, sull’argomento, non erano state rilasciate dichiarazioni. Una produzione, a dir poco sotto traccia – neppure alla presentazione ufficiale se ne era fatto cenno – con il primo trailer arrivato – solo – a pochi giorni dall’aggiunta in catalogo.
Il motivo? E’ presto svelato, per voce dello stesso regista, Tommaso Deboni.
“La versione di Ilary è quella di una donna famosa che ha affrontato ciò che le è capitato come avrebbe fatto chiunque altro. Credo che molte donne si rivedranno in lei. Non ha mai fatto richieste speciali. La vedremo acqua e sapone“. Una donna, in sintesi, alle prese, al pari di molte altre, con i dubbi e i problemi derivanti da una rottura. Consapevole dei tre figli in comune e perciò affatto precipitosa, nell’affondare il coltello delle accuse.
“Abbiamo girato velocemente e di nascosto dalla gente e da Totti, in studio, nella casa di Ilary e durante un viaggio con gli amici. Non ci sono testimonianze scomode o rivelazioni eclatanti. C’è la faccenda degli orologi e delle borse, ovviamente, perché fa parte della storia“, viene specificato, a suffragio di quanto sopra.
Scontata, l’assenza dei ragazzi: Christian, Isobel e Chanel, per ovvie ragioni, decisione presa di concerto con la nostra. Scelta, tuttavia, meno nobile di quanto si possa supporre, giacché all’epoca delle riprese i tre erano minorenni. Per poter pubblicare un video in cui siano presenti under 18 occorre l’autorizzazione di entrambi i genitori. Meglio sorvolare, altrimenti il padre sarebbe venuto a conoscenza del docufilm.
“A volte si è detto troppo, a volte si è detto poco, a volte si è detto sbagliato“, fa sapere, dal canto suo, Ilary”. Unica, lei, come la maglia dedicatale dal calciatore in quell’ormai lontano 2002, quando la coppia era ancora all’inizio della relazione. “Voglio raccontarvi la mia storia, per raccontarvi un po’ di me e di tante cose che non sapete. Io difficilmente mi emoziono, però qui si parla di me…”, aggiunge.
Presenti, nonostante quanto sopra accennato, diversi membri della sua famiglia, a cominciare dalle sorelle. Né si mancherà di ripercorrere le vicende legate ai Rolex e alle borse. Ça va sans dire.
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