Manga sì, Manga no…

… specie se si tratta di disegni, rivolti ad un pubblico adulto. E’ di questi giorni, infatti – pubblicata, per esattezza, il 24 novembre 2023, con il numero 47187 – la sentenza della Corte di Cassazione che ha subito messo in allarme la community dei fan dei rinomati disegni animati. Pare infatti che, qui da noi, la detenzione di Manga per adulti possa venire considerata reato.

LA DELIBERA

Freno, sia chiaro, rivolto in particolare alle scene cosiddette esplicite e che, quindi, assumono il valore – secondo i giudici – di materiale pedopornografico.

Verdetto, quello emesso dall’estremo grado di giudizio, conferito in seguito ad un caso di pedopornografia, appunto, in cui l’imputato possedeva sia immagini reali, sia fumetti hentai raffiguranti minori in pose esplicite. Entrambi i tipi di materiale, in sostanza, sono stati equiparati, stabilendo che il possesso costituisce un crimine, punibile con reclusione fino a tre anni e una multa, a partire da 1.549 euro.

VEXATA QUAESTIO

Certo, rimane problematico stabilire l’età dei personaggi di fantasia, giacché spesso gli anni non vengono specificati, nei fumetti. Il suggerimento, allora, è di procedere nella valutazione, basandosi direttamente sui tratti a matita o a penna. Bisogna considerare, tradotto, la statura del personaggio in questione, i lineamenti del volto e – ovvio- lo sviluppo sessuale, potendo così determinarne, almeno idealmente, la maggiore o la minore età.  

Come gestire, allora, situazioni in cui riferimenti sessuali espliciti compaiono anche in manga destinati ad uno spettro di pubblico più eclettico? Sfogliando Dragon Ball – ad esempio – non è raro incorrere in frame in cui ragazze minorenni sono ritratte in situazioni borderline. Riamane aperta la via alle possibili interpretazioni, chiarendo il fatto che ciò che ha sancito la Cassazione non vieta, in generale, i manga per adulti. Punisce, piuttosto, il possesso di quelli che raffigurano scene di nudo minorile, sollevando interrogativi comunque vasti, su come applicare una decisione che, seppur giusta nelle intenzioni, rimane comunque di contorta e farraginosa applicazione.

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