L’epifania tutte le feste si porta via, ma ci saluta con la Ciambella dei Re Magi

L’epifania tutte le feste si porta via, ma ci saluta con la Ciambella dei Re Magi

Al di là delle tradizioni nostrane, che mai tradiscono, un breve giro, per dare una sbirciatina a quel che accade altrove, in tempi di festa, vale sempre la pena. Così, ci intrufoliamo, stavolta, nelle abitudini spagnole e veniamo a scoprire che, tipica dell’Epifania, da queste parti è la Roscon de Reyes, vale a dire la Torta dei re, o meglio, dei Magi. Simile, nella forma come nelle dimensioni, ad un ciambellone, si tratta – nel dettaglio – di un lievitato, arricchito in superficie con frutta candita, mandorle, zuccherini e scorzette d’arancia. Una prima colazione o una merenda, al cui interno viene nascosta una sorpresa.

Una moneta, segno di buon auspicio per l’anno appena iniziato; un anellino o una mandorla, oppure una fava secca o di ceramica, che obbliga a pagare il dolce. Consuetudine che, a pensarci bene, accomuna il Roscon de Reyes alla Galette de Rois, prelibatezza di origine francese e che, nel tempo, è andata diffondendosi in diverse parti del mondo.

Non solo. Alla preparazione precede un vero e proprio rito: la notte del 6 gennaio, infatti, i bambini lasciano sotto l’albero le loro pantofole, insieme a qualche dolcetto e a un po’ di anice, da offrire ai Magi in cambio del regalo tanto atteso. La mattina successiva, il Roscon de Reyes si consuma inzuppato nel latte bollente o accompagnato da una golosa cioccolata calda.

A piacere, si può gustare accompagnato da una tazza di tè e farcire, una volta tagliato, con panna montata, per un risultato ancor più goloso.

Per ottenere una forma più regolare e una ciambella leggermente più alta, si può utilizzare uno stampo apposito, in cui riporla prima della seconda lievitazione.

Roscon de Reyes

Ingredienti:

FARINA 00 500 gr
UOVA 200 gr
BURRO 100 gr
LATTE 100 gr
ZUCCHERO 100 gr
LIEVITO DI BIRRA FRESCO 25 gr
SCORZA DI ARANCIA GRATTUGIATA 1
ACQUA DI FIORI DI ARANCIO 1a fialetta
SALE 1 cucchiaino

PER LA DECORAZIONE

UOVO 1
GRANELLA DI ZUCCHERO q.b.
CILIEGIE CANDITE q.b.
MANDORLE A LAMELLE q.b.
ARANCIA CANDITA q.b.

Preparazione:

Impastare, per cominciare, gli ingredienti, a mano o con la planetaria. Aggiungere alla farina lo zucchero, la scorza grattugiata dell’arancia e le uova.

Sciogliere il burro nel latte con l’aroma di fiori d’arancio; quando il composto sarà tiepido, unire il lievito di birra e mescolare. Versare il tutto nella planetaria. Impastare, per amalgamare l’insieme e, in ultimo, unire il sale.

Lavorare l’impasto a lungo, fin quando sarà ben incordato e non più appiccicoso. Occorreranno, a tal proposito, circa 20-25 minuti. Formare, quindi, una palla liscia e omogenea. Lasciare che lieviti, coperta e in un luogo tiepido, fino al raddoppio del volume iniziale (circa 3 ore).

Una volta pronto l’impasto, gonfio e liscio, andrà riposto sul piano di lavoro e, con esso, formata una palla con al centro un buco. Andrà allargato via via, perché assuma la forma di una ciambella.

Quest’ultima, andrà posta su una leccarda, rivestita di carta da forno e spennellata con l’uovo sbattuto. Poi, lasciata lievitare ancora per un’ora o fino al raddoppio del volume. Ancora spennella con l’uovo sbattuto e decorata con ciliegie candite e zucchero a granella.

Completata, infine, con arancia candita e mandorle a lamelle e infornata a 170 °C, in forno statico, per circa 40 minuti.

Prima di servirla fa lasciata raffreddare.

Il Roscon de Reyes si conserva a temperatura ambiente per 2-3 giorni, in un sacchetto per alimenti ben sigillato. Si può congelare, una volta cotto, per 1-2 mesi.

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