Pan dei mej vs Pan tramvai: elogio ai tesori della Brianza (capitolo 2)
Ed eccolo qui, l’antagonista, degno avversario del suo rivale, se non altro per tradizione. Dolce anch’esso di lunga storia, caratteristico della tradizione lombarda e, in particolare, pare risalga al lontano Ottocento; spuntino – si racconta – dei pendolari che, da Monza, dovevano raggiungere Milano in tram. Un viaggio piuttosto lungo, che poteva protrarsi anche per ore e che, pertanto, richiedeva ‘sostegno’. Dunque, cosa più indicata, se non qualche fettina di prodotto da forno, a lievitazione naturale, fragrante, profumato e arricchito da tanta uvetta essiccata?
Tracciate, così, le origini del Pan Tramvai, dolce dal sapore rustico, che si avvicina, ma solo in parte, al più classico Panettone, tanto da venire soprannominato anche come Panettone dei poveri.
Ebbene, a tutela del suo valore storico, negli anni è stato stilato un disciplinare e chi ha intenzione di produrlo deve fare domanda presso il Comitato dei Maestri Pasticcieri della Brianza. Gli ingredienti? quelli, in qualche modo, di sempre: farina, acqua, lievito, burro e uvetta, a cui è possibile aggiungere miele, aromi naturali, malto, noci e fichi.
Ne risulta un preparato zuccherino, da gustare a colazione, leggermente tostato e accompagnato con burro e marmellata, oppure a merenda, insieme a una tazza di tè e a un filo di miele di acacia.
A fine pasto, è perfetto in accompagno al caffè o a un bicchiere di liquore dolce, ma se amate i sapori in contrasto, toglietevi lo sfizio di provarlo nella versione ‘salata’, con ricotta, salumi o formaggi stagionati, per un aperitivo, insolito e originale.
Come procedere? E’ presto detto…
Pan Tramvai
Ingredienti:
PER LA BIGA
- Farina 00 100 gr
- Acqua 95 gr
- Lievito di birra 10 gr
PER L’IMPASTO
- Farina 00 400 gr
- Uvetta 400 gr
- Burro 40 gr
- Acqua 180 gr
- Sale 1 pizzico
Preparazione:
Per la biga: mescolate tutti gli ingredienti in una terrina. Quindi, coprite e lasciate lievitare, per almeno 16-18 ore. Mettete l’uvetta in ammollo, in acqua tiepida, per almeno mezz’ora. Trascorso il tempo, strizzate l’uvetta e conservatela da parte.
Riunite la farina in una ciotola. Aggiungete la biga. Versate l’acqua e unite il burro a tocchetti. Completate con un pizzico di sale e impastate accuratamente con le mani, finché l’impasto non risulti morbido e liscio.
Appiattitelo leggermente e distribuite al suo interno l’uvetta. Richiudete le estremità, partendo dalle lunghe, per poi dedicarvi alle più corte. Impastate velocemente e dividete il panetto ottenuto in due sezioni.
Formate due pagnottine e trasferitele in una teglia. Cospargetele con un po’ di farina e lasciatele lievitare, fino al raddoppio del volume iniziale. Una volta lievitate, riprendete le pagnotte e stendetele in un rettangolo. Piegatele a libro e poi richiudetene i lembi, verso il centro.
Infine, arrotolate a formare una serie di filoncini allungati. Coprite e lasciate lievitare, per ulteriori 30 minuti. Trasferite le pagnotte in una teglia foderata con un foglio di carta forno e fate cuocere in forno statico a 250 °C, per circa 35 minuti.
Quando la superficie risulterà dorata, sfornate e lasciate intiepidire. Tagliate poi a fette e gustate.
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