Maldive: assai di più che una semplice vacanza

Maldive: assai di più che una semplice vacanza

Tra le destinazioni predilette dai vacanzieri, grazie ad una carta d’identità costellata di acque cristalline e svariate occasioni di relax, le Maldive rappresentano una sorta di ‘scrigno delle meraviglie’. Pullulano, non di meno, di tesori ricavati dalla tradizione, che rendono il soggiorno nel Paese una vera e propria avventura.

SOLE, MARE… E TUTTO QUEL CHE NON SI IMMAGINA

Al di là dei cliché turistici c’è tanto, insomma, da scoprire. Dalle danze tipiche all’abbigliamento, passando per l’arte, l’intrattenimento e le specialità culinarie locali…

Gli strumenti

Partiamo, allora, dal ritmo, tipico dei locali strumenti a percussione. Le loro note profonde catturano l’orecchio dei visitatori e accompagnano le vivaci esibizioni, che rievocano tempi lontani. La forma di spettacolo più amata? Il BoduBeru, che deriva il suo nome dal grande tamburo, realizzato con tronchi di palme da cocco e pelle di capra, punto di riferimento della performance. Uomini e donne della comunità celebrano, poi, la magia della musica, in occasione dei frequenti appuntamenti mondani o durante i Festival di maggior interesse, riservando ai turisti un’accoglienza destinata a rimanere per sempre nei loro cuori. Ballano, intanto, il Thaara Jehun, il Bandiyaa Jehun e il Dhandi Jehun.

Gli abiti

Capitolo due: il modo di abbigliarsi della popolazione, che svela moltissimo della cultura locale. Vestiti coloratissimi, figli di abitudini consolidate e che, oramai, si vedono poco in giro, se non in concomitanza di ricorrenze speciali. Ne rappresentano esempi diretti l’Hedhun Buri o, ancora il Dhivehi Libaas, tipici delle Signore. Questi ultimi si distinguono per i preziosi ricami in oro o argento, sebbene una versione meno sartoriale e più economica sia facilmente reperibile nei negozi di souvenir. Viceversa, rimane basilare lo stile degli uomini, che prediligono il classico pareo Mundu, da abbinare a pratiche magliette a tinta unita.

I manufatti

Fucina, pure, questo stralcio di Terra, di artisti talentuosi. Tradizione e creatività, da queste parti, convivono – a dimostrazione di quanto detto – attraverso la lavorazione del legno, la tappezzeria, l’oggettistica e molto altro. Tra i prodotti più rappresentativi, i manufatti laccati, noti come Liyelaa Jehun. Frutto, questi ultimi, di una forma d’arte dall’origine poco nota che, per molti aspetti, ha a che fare con i motivi decorativi della Cina, dell’Indonesia e di altri Paesi asiatici. Acquistare uno tra questi oggetti significa, oltretutto, apportare un contributo alla manodopera locale e al patrimonio culturale delle Maldive, oltre che – ovviamente – collezionare un prezioso ricordo del propria esperienza.

Gli sport

Un modo divertente per conoscere il Sunny Side of Life è avvicinarsi agli sport locali e ai giochi, tramandati di generazione in generazione. Attività, nate per stimolare la mente e rafforzare lo spirito di comunità, permettendo a tutti di svagarsi dopo una lunga giornata di lavoro o di studio. Il più popolare è il Bashi, riservato alle donne e simile, in qualche modo, al tennis e al dodgeball. Ancora oggi, ogni tanto, viene praticato, in occasione di Feste Nazionali. C’è, poi, il Baibalaa, prova – in sostanza – di velocità, forza e agilità. Infine, per chi volesse cimentarsi in una dimensione più intellettuale, non resta che il Raazuvaa, versione di zona degli scacchi.

Il cibo

Come dimenticare la cucina? Gli abitanti dell’arcipelago, a tal proposito, hanno saputo creare un mix gastronomico, che ben rispecchia le molteplici sfumature del territorio. Cocco, pesce e cibi a base di amido sono gli ingredienti principali. Piatti, tutti, racconto sapiente di sapori e profumi, portavoci dell’identità degli abitanti ed elemento di contatto con i diversi riti, religiosi e pagani. Una food experience a cui partecipare è – senza dubbio – il Keyn. Per l’evento, su di un ampio vassoio circolare viene servita una quantità di cibo tale da soddisfare il palato di 12 persone. In connessione, inoltre, al cerimoniale del Maaloodhu, si preparano riso, curry, insalata, carne grigliata, crema di cocco, banana e pudding. Da assaggiare, in adesione allo spirito del posto, anche i dolci: l’Addu Bon’di e il Naroh Falidha sono entrambi aromatizzati al gelsomino. Irrinunciabili, se si è curiosi, le portate a base di pesce fresco degli atolli, vale a dire il Golha (gulha) Riha e il Muran’ga Baiy, vera coccola per il palato.

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