Galateo… ma non è sempre lo stesso!

Galateo… ma non è sempre lo stesso!

Bon Ton. Quante volte ne abbiamo parlato. Eppure, esistono argomenti che non finiscono mai di interessarci… e di sorprenderci.

Così è, appunto, per quelle che consideriamo e amiamo definire Buone Maniere poiché, talvolta, le regole del vivere quotidiano, al di là dell’essere specchio della Società, sono capaci, ugualmente, di lasciarci a bocca aperta. Anzi, di lasciare perplessi persino i più esperti…

Per favore‘, oppure ‘grazie‘ – dicevamo – fanno parte o dovrebbero far parte del bagaglio di gesti formali che compiamo ogni giorno. Al pari del saper apparecchiare, saper tenere una conversazione, saper accogliete i propri ospiti

Fatto sta, al di là di quanto ancora conserviamo in termini di abitudini, le norme, nei tempi andati, erano decisamente più rigide e alcune, viste con gli occhi di oggi, sembrano addirittura assurde. Si dettava voce, del resto, allora, un po’ su tutto. Accortezze – che apparivano assai di più che consigli – che hanno finito, negli ultimi 100 anni, per condizionare l’esistenza di molti ( e di molte)

Scelte audaci, in taluni casi; in altre occasioni sorpassate e fuori luogo ma tant’è, così va il mondo e, se non lo si riesce a fermare, allora tanto vale assecondarlo…

  • Sul finire dell’800, il manuale Britannico The Habits of Good Society: A Handbook of Etiquette for Ladies and Gentlemen, avrebbe dovuto accettare, trovandosi nella mondanità, non più che un bicchiere di Champagne. Qualsiasi altra risoluzione sarebbe risultata inadatta
  • Ugualmente, nel medesimo periodo, l’idea di portare i capelli sciolti in pubblico era impensabile. Le chiome andavano impomatate e doverosamente ammansite e sempre, sempre raccolte in elaborati chignon, che venivano poi declinati diversamente la sera, prima di coricarsi, nell’intimità della propria stanza
  • Domandare, poi: ‘Come stai?‘ suonava di irrispettoso. In generale, lo erano tutte le domande dirette. Meglio era, secondo le remore del pudore dei tempi, interloquire asserendo: ‘Mi auguro che tu stia bene…‘, Formula molto più ossequiosa, che evitava di entrare a gamba tesa nell’altrui privato
  • Alle soglie del ‘900 i biglietti da visita venivano adoperati, per avvisare il diretto interessato/a di essere giunti in visita e di non aver , purtroppo trovato nessuno. Insomma, si facevano portavoce di un mancato appuntamento ed erano appannaggio, per lo più, delle Signore
  • Sentite questa. Qualora vi foste trovate in stato di gravidanza, era raccomandato che vi foste astenute… dai pensieri impuri. Sì, avete capito bene. Certe idee per la testa non solo causavano attacchi di coliche, ma rappresentavano anche un ostacolo nella nascita di un bambino sano e felice
  • Negli anni ’30, invece, proseguendo sullo stesso argomento, era severamente sconsigliato, alle donne, viaggiare. Neppure se si fosse trattato unicamente di spostarsi in auto
  • La capacità di reggere l’alcool, inoltre – va da sé – era malvista, almeno stando al Book of Etiquette di Vouge del 1948. In sostanza, si chiarisce tra le pagine del libro: ‘Non è certo da considerarsi un complimento
  • Ci spostiamo di 10 anni e ci ritroviamo, a metà del secolo scorso, a fare i conti con i crostini, che andavano sparsi sulla zuppa; mentre i cracker andavano sbriciolati, doverosamente, solo se serviti assieme alle vongole o a uno stufato di ostriche
  • Negli anni ’60, immaginate, persino i non fumatori erano, in qualche modo, costretti a portare un pacchetto di sigarette con sé. Era roba – come si riteneva allora – da gentiluomini e qualora una Signora avesse tirato fuori dalla borsetta la propria, era inimmaginabile non offrirsi di accendergliela
  • La mano destra? Era la ‘sociale‘, diversamente dalla sinistra, considerata la ‘personale’. Alla base, una questione di igiene. Ne consegue: mai coprire un colpo di tosse o peggio, uno starnuto, con la prima
  • Segno dei tempi che cambiano, se il Galateo prevedeva, in passato, che fosse l’uomo a dover pagare il conto, l’emancipazione in rosa ha fatto sì che la scelta fosse parimenti. Ciò non di meno, una donna benestante, in grado, cioè, di poter pagare la propria parte o per entrambi, doveva comunque accordarsi prima del pasto con il suo cavaliere, in maniera tale da non metterlo in imbarazzo
  • Ultimo aggancio, quello, più recente, con l’universo del Web. Ebbene, la mail, nel pieno degli anni’80, andava rigorosamente ed immancabilmente firmata, per non risultare scortesi

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