Cinema: ma lo sapevi che…?
Curiosità e filmografie vanno, spesso, a braccetto. E, se si tratta di Hollywood, le pellicole capaci di attirare su di sé l’attenzione, davvero non si contano. Combine di intuizioni geniali, fra trama, effettistica, capacità attoriali e via dicendo. Amalgama dalla riuscita perfetta, che li ha elevati a veri e propri cult. Poi, ci sono i ‘non detti’; chicche, che ne hanno caratterizzato il percorso e che non tutti, forse, conoscono… note da scoprire, da considerare. Peculiarità, che spesso lasciano a bocca aperta o, tutt0al più, strappano un sorriso…
Partiamo, allora, da Il Padrino. Primo dell’omonima trilogia, co-scritto e diretto da Francis Ford Coppola, il girato vede, nei panni del protagonista, Marlon Brando – alias Don Vito Corleone – la cui magistrale interpretazione è passata alla storia. Ebbene l’attore, per aggravare la camminata e dar vita al ruolo iconico che lo reso indimenticabile era solito fare uso -in fase di riprese – di pesi, che si faceva sistemare alle caviglie.
Doc e Marty McFly hanno incantato e pervaso le fantasie di milioni di spettatori, con i loro viaggi nel tempo, nella saga di Ritorno al Futuro. Il liceale e il professore ci hanno accompagnato per ben tre episodi, alternandosi tra lo ieri e il domani. Ebbene, circostanze vogliono che nella fase iniziale di registrazione, nel 1985, gli spostamenti nel tempo dovessero effettuarsi, secondo l’idea del regista, attraverso il passaggio da un frigorifero. Elemento, sostituito poi, con l’arcinota DeLorean, per paura che i bambini imitassero Doc e Marty e si infilassero nei refrigeratori.
Stanley Kubrick, con Shining, ha saputo donare un volto nuovo alla paura. E’ risaputo che il regista costrinse gli attori a ripetere alcune scene centinaia di volte, alla ricerca della performance perfetta. Le riprese, tant’è, durarono quasi un anno. Meno noto è forse il fatto che, sul set, si cominciava a soffocare, per via della forte tensione, dovuta proprio ai comportamenti, al limite del maniacale, del cineasta. Con Shelley Duvall (nel ruolo di Wendy), le liti erano, per dirne una, all’ordine del giorno. L’attrice subì, anzi, un tale stress, che cominciò a perdere i capelli. Nicholson, da parte sua, era talmente stufo rispetto ai continui cambiamenti di copione che, ad un certo punto, decise di gettare via tutti gli scritti della produzione, sicuro che le battute sarebbero cambiate ulteriormente.
Come non inserire, nello speciale elenco, Forrest Gump? Diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Tom Hanks, il film ha fatto commuovere e sorridere milioni di cinefili. La storia, che ripercorre, snodandosi in trent’anni di vita, le vicissitudini del protagonista, si caratterizza per alcuni passaggi, rimasti memorabili. Tra questi, la scena in cui Forrest ragazzo comincia a correre senza una meta, fino a ritrovarsi, adulto, nel bel mezzo del deserto. Ebbene, a correre non era, in effetti, l’attore, bensì suo fratello Jim, di poco più piccolo, nascosto da una lunga barba e dal fantomatico cappellino rosso di Bubba Gump, che lo avrebbe sostituito, nell’arco del girato, in più occasioni.
Parliamo, ora, di Titanic. Capolavoro, datato 1997 e firmato da James Cameron. Ebbene, a 27 anni di distanza, il film riesce ancora a commuovere. Tra i fotogrammi più sensuali, la scena in cui la protagonista decide di farsi ritrarre, completamente nuda, dal suo innamorato. Verità vuole che, nei panni di disegnatore – volendo andare oltre lo sguardo magnetico di un Leonardo Di Caprio appena 22enne – le mani che in effetti tengono stretto il carboncino, accarezzando la tela appartengano allo stesso regista, prestatosi per l’occasione.
“La prima regola del Fight club è che non si parla del Fight club“. La frase è rimasta talmente leggendaria, da venire poi usata ed abusata, in contesti anche molto diversi tra loro. A pronunciarla, in Fight Club, è Tyler Durden, interpretato da Brad Pitt. Forse non tutti sono al corrente del fatto che, per rendere più realistico possibile il personaggio, la star hollywoodiana decise di farsi scheggiare i denti da un dentista, prima che iniziassero le riprese. Sforzo non a vuoto, dal momento che la pellicola rientra a pieno titolo nella lista delle 500 migliori di sempre, secondo la rivista britannica Empire.
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ADESSO PARLIAMO DI FILM…