Il Safari? Adesso si pratica in montagna

Il Safari? Adesso si pratica in montagna

Dolomiti Superski: eccolo, sintetizzato, lo skipass, tra i desiderata di ogni sciatore che possa definirsi tale.

Del resto, appassionati di sport invernali, avventura e panorami mozzafiato giungono in pellegrinaggio in Val di Fassa da tutta Europa e oltre, convinti di poter trovare, da queste parti, tutto quel che cercano. A cominciare dall’esclusivo passe-partout delle nevi, che consente loro di accedere al comprensorio più esteso del globo e volare su 1.200 chilometri di piste da perder la testa, a cavallo di quindici aree sciistiche, con vista sulle catene montuose.

TANTE DESTINAZIONI, PER UNA DOPPIA FORMULA

A loro disposizione, cime dalla bellezza disarmante; paesaggi scolpiti tra le rocce; candidi sentieri battuti a regola d’arte, che permettono di dare slancio all’avventura e quattro skitour d’eccezione: Sellaronda, Giro della Grande Guerra, Panorama Skitour e Sass Becé Tour. Per non parlare del Dolomites Ski Safari, nome in codice, per definire l’ultima e più completa settimana bianca tra le Dolomiti ladine.

Valida per tutta la stagione, presenta i connotati di una vera e propria vacanza che, organizzata in tutto e per tutto, ha base proprio in Val di Fassa. Sette giorni, pensati apposta per chi ama questo tipo di atmosfere – single, coppie o gruppi ristretti – e disponibile in due formule.

La prima, più spartana, propone pernottamenti in baite e rifugi, direttamente sulle piste. La seconda, differentemente, si appoggia ad alberghi e strutture ricettive in paese. Entrambe le dimensioni prevedono, inclusi nella quota di partecipazione, transfer, skipass, maestri di sci esperti e una settimana bianca, ricca di agevolazioni.

Di giorno in giorno, si passa di impianto in impianto, di rifugio in rifugio, attraversando le piste più belle e, senza praticamente togliere mai gli sci, ci si incammina, all’esplorazione degli scorci più suggestivi presenti, tra l’altro, nelle valli di Gardena, Alta Badia, Arabba e Cortina. Ciascuna tappa, ideata per accattivarsi gli angoli più impervi e vivere la montagna in maniera autentica.

NON SOLO MOVIMENTO

A cadenzare, poi, le giornate, le numerose soste nelle baite e presso i rifugi tipici dove la pausa di ristoro invita ad abbandonare diete e conteggi calorie, per lasciarsi ingolosire dalle specialità locali.

Canederli fatti in casa, zuppe d’orzo e verdure, speck e formaggi a chilometro zero, oppure fette extralarge di Strudel caldo accompagnato da gelato alla crema o cioccolato fuso rappresentano l’inno indiscusso alla tradizione culinaria di zona, preparato da ristoratori che fanno dell’accoglienza la loro missione.

Dunque, riassumendo: sport, paesaggio, cucina e ospitalità rendono l’intero pacchetto un’offerta da non perdere, motivata – per di più – da tutta una serie di attività. Lo Skisunrise – ad esempio – lo sci all’alba, che accompagna sulle piste ancora deserte, oppure gli aperitivi al tramonto, sulle terrazze panoramiche.

Per chi, poi, desideri rilassarsi e rigenerarsi, non mancano momenti dedicati al benessere presso le Terme Dolomia e QC Terme Dolomiti; meritate coccole, dopo una giornata intensa, vissuta appieno.

LEGGI LE ALTRE NEWS PRESENTI NELLA CATEGORIA CONSIGLI E GUIDE

LEGGI ANCHE: I mercatini di Natale più belli d’Europa