Le infinite ‘giovinezze’ di Wanna Marchi

Le infinite ‘giovinezze’ di Wanna Marchi

Di vite di ne ha vissute, che nemmeno i gatti. Eppure, Wanna Marchi ha dimostrato, nelle occasioni pregresse e lo fa, ancora in questo caso, di essere dotata di una capacità di riciclarsi, senza dubbio fuori dal comune.

Alla stregua di un’Araba Fenice la donna, difatti, ogni volta è rinata e ognuna, reinventandosi attraverso competenze e attributi differenti.

Così, negli anni l’abbiamo vista, da estetista, assurgere all’Olimpo dei venditori, ammirata – quasi, se dotati di un pizzico di ironia – mentre la osservavamo, intenta ad imbonire gli spettatori, per convincerli ad acquistare, con la sua voce stridula, tutta una serie di prodotti dimagranti di dubbia qualità.

Poi, è stata la volta dei numeri. Affianco alla figlia, Stefania Nobile a grazie ai poteri del sedicente mago do Nascimento riusciva ad illudere il pubblico, convincendolo di poter regale ‘la fortuna’ e giù con talismani, amuleti e veri e propri kit, contro le influenze maligne. La Ascié s.r.l. prometteva, in sostanza, di scacciare il malocchio da chi se ne sentisse colpito. In realtà, l’ingegnoso meccanismo serviva ad innescare una procedura di ricatti, che ingabbiava il povero o la povera malcapitata di turno, alla stregua di una tela sottile ma inesorabile.

Di qui, la denuncia, l’arresto e tutto quel che ne è seguito. Prima ancora e nel durante, l’abbiamo vista nei panni di commentatrice, cantante, persino attrice, protagonista minore, tra l’altro, nella parodia de I promessi sposi, sceneggiata del trio comico Lopez, Marchesini, Solenghi.

Ancora, l’abbiamo osservata, mentre riusciva a ri-adoperrasi, via radio, ospite in trasmissioni come La Zanzara, condotta da Giuseppe Cruciani o, con sorti differenti, mentre tentava di partecipare all’Isola dei famosi – programma, allora, di successo delle reti Mediaset – o candidata, addirittura, ai Nastri D’argento, per la sua partecipazione di primo piano al documentario targato Netflix e datato 2022: Wanna.

Un percorso, artistico ed umano, talmente denso e inusuale, da venire ripreso financo in una serie tv giapponese. Citata a più riprese nei testi delle canzoni di Caparezza, Emil Killa, Fabri Fibra, Bennato e diversi altri. Insomma, che lo si gradisca o meno, una ‘carriera’: bislacca, costellata di inciampi, decisamente fuori dall’ordinario e che, adesso, si va ad aggiungere di un ennesimo capitolo.

Mezzi di comunicazione Social alla mano, quest’oggi La signora Marchi si propone ‘ai fornelli’, in collaborazione con una nota azienda, legata al mondo dei camper.

Stando sulle quattro ruote, la romagnola cucina la sua Gramigna con ragù di salsiccia. ma con pari attitudine, si impegna presso i ristoranti di amici, che la invitano tra fuochi e fiamme.

Il debutto, per questo ultimissimo esordio, all’Osteria Mille Storie e Sapori di Bergamo. “Andrò a Varese, Torino, in posti vicini a me“, rivela a suoi ai followers. “Cucinerò un piatto o due legati alla mia regione, l’Emilia-Romagna e mi farò affiancare dallo staff del ristorante“. Ricorda, in merito, le sue fantastiche polpette e spiega, più approfonditamente: “Mi metterò al tavolo con i commensali… Mi siederò, dopo questa faticata, con un bicchierino di vino e parlerò con tutti… Chiedetemi quello che volete. Io non ho mai avuto segreti. Magari, faremo anche un valzer“…

Come dire: 83 anni e non sentirli. Di tutto la si può accusare, tranne che le manchino ingegno, tempra, spirito di iniziativa. “Anche perché io sono molto giovane” – la citiamo direttamente – “di conseguenza, per vivere devo lavorare!

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