The White Lotus: alla quarta stagione fa capolino la Francia
Al suo esordio, si è subito imposta come ritratto acuto e pungente – e, da un certo punto di vista, persino spiazzante – di un’umanità, tanto privilegiata quanto corrosa dai suoi stessi vizi. Fornita di un cast di prima scelta, la serie firmata HBO – che di questo parliamo – raccontava – difatti – le vicende che riguardavano una clientela ricca e annoiata – tra crisi di coppia, ipocrisie borghesi e un più o meno velato classismo – in vacanza presso un rinomato Resort delle Hawaii. Satira, tanto lucida quanto implacabile di un universo irrequieto e insoddisfatto e a un passo dal deflagrare.

UNA CONFERMA CONTINUA
The White Lotus si era presentata, ai tempi, così, destando la curiosità degli spettatori, al punto da pensarne una seconda serie; e cos’ è stato.
Il secondo capitolo ha guardato all’Italia, puntando l’attenzione sulla Sicilia e, precisamente, al San Domenico Palace di Taormina. Qui, l’analisi delle dinamiche di coppia ha preso il sopravvento, palesando agli occhi di chi si trovava ad assistere un erotismo disturbato, controverso… Cambiati gli attori (non tutti), la danza delle soprese non si è interrotta, cullandosi nelle acque di un Mediterraneo, foriero di seduzioni, gelosie e tradimenti e colpi di scena.
Il terzo atto, datato 2025, si è svolto, invece, in Thailandia, complice la spiritualità di templi antichissimi e l’atmosfera contemplativa e intimista di Paradisi, in buona parte, ancora inesplorati. Lusso costantemente in primo piano, come da prassi, l’atmosfera si è fatta introspettiva, senza perdere, tuttavia, di cinismo.
ULTIMO ATTO
Si è pronti – dunque e ciò premesso – per una quarta serie – che racconti ancora della palude in cui convivono vanità, menzogne, inquietudini di un mondo borghese infarcito di piccolezze e che tanto tiene alla cura della sua apparenza. La location designata? Al riguardo ci si interroga e, novelli investigatori, si collegano i vari indizi a disposizione.
Tenuto presente che le riprese si sono sempre svolte presso i veri Four Seasons Hotel, l’intuizione ha condotto – quindi – a restringere il campo delle congetture, soffermandosi sulle 134 proprietà della catena alberghiera. Scartate, quindi, le sedi già adoperate o le limitrofe e, unitamente, quelle situate nelle Grandi Capitali (New York, Tokyo e Londra) – ambientazioni che, pur affascinanti, mal si prestano alla logica del girato – ci si è orientati verso località leggermente più lontane dal mare – secondo un desiderio dello stesso regista – limitando la scelta ad un numero ristrettissimo di possibilità. 15 posti da sogno, tra cui Napa Valley, il Serengeti, Marrakesh, ma anche alcune opzioni europee. E, proprio il Vecchio Continente potrebbe rappresentare il prossimo approdo.
SCOMMETTIAMO CHE…
Ebbene, sostando in Europa, le ipotesi si riducono a due sole destinazioni: una tenuta immersa nell’entroterra dell’Hampshire, in Inghilterra e Megève, esclusiva località alpina francese. E’ a questo punto che si fa strada una ulteriore riflessione: davvero un turista americano benestante, distaccato dalla realtà di tutti i giorni, sceglierebbe la campagna inglese per le proprie vacanze di lusso? Più facile immaginarlo a sorseggiare champagne in accappatoio, tra camini accesi, piste da sci e spa d’alta quota, nel cuore delle Alpi francesi.
Tra neve e silenzi ovattati, ci spingiamo, così, fin sui paesaggi innevati, per ora solo con l’immaginazione, ma già pronti ad immergerci nel raffinato enigma che presto ci si porrà nuovamente di fronte; compiaciuti, noi, di poterci nuovamente lasciare coinvolgere dagli accadimenti dei clienti dell’Hotel designato… e che The White Lotus sia…
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