Quel fiore immortale che esisteva già al tempo dei dinosauri
Si è conservato nell’ambra per secoli e, in effetti “faceva parte di una foresta, che esisteva 100 milioni di anni fa“. Così, almeno sostiene chi vanta la paternità dell’eccezionale scoperta. George Poinar, dell’americana Oregon State University, insieme al suo staff di ricercatori, ha portato alla luce un reperto, a dir poco inaspettato: un fiore, sbocciato nell’epoca dei dinosauri e arrivato, intatto, fino a noi. Riguardo alla pianta, parte di una famiglia simile a quella dell’attuale alloro, approfondisce il quadro la pubblicazione edita sul Journal of the Botanical Research Institute of Texas.
A dirla tutta, Poinar è considerato tra i maggiori esperti di animali e vegetali conservati nell’ambra. Ne ha studiati un’infinità, facendosi portavoce di nuove specie e rendendo popolari, grazie alle ricerche condotte, il fenomeno degli insetti preistorici e dei nematodi intrappolati nella resina degli alberi.
Idee che, nella fantasia di Jurassic Park, hanno effettuato una sorta di vero e proprio decollo.
Il fiore in questione, denominato Valviloculus pleristaminis, rappresenta in tutto e per tutto una novità. “E’ una bellezza – ribadisce l’entomologo – soprattutto considerando che faceva parte di una foresta, che esisteva 100 milioni di anni fa“. L’esemplare – pensate – ritrovato in una miniera del Myanmar, si è conservato nei depositi sedimentari marini risalenti alla metà del Cretaceo. Sorta di gioiello, venuto al mondo circa 99 milioni di anni fa.
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