Limiti da Corona… virus
Fabrizio Corona diffidato: violate le misure di sicurezza anti-Coronavirus
Eccoci qui, per l’ennesima volta a raccontare, indignati, ma prima ancora stufi, le bravate di colui che non soltanto indossa il nome del virus che sta flagellando il mondo intero ma che, coincidenza o meno, ne provoca, proporzionalmente, gli stessi danni.
Fabrizio Corona non è certo nuovo agli scandali. Scelte e reazioni, dagli scontri in tv ai guai con la giustizia, hanno spesso suscitato scalpore. Dopo essere tornato in carcere, nella primavera del 2019, attualmente ‘l’ex re dei paparazzi’ – come spesso viene appellato, sia pur in maniera inesatta – si trova in detenzione domiciliare. Una pena, che dovrebbe scadere nel 2024. Tuttavia, l’ultima guasconata – lo ha reso noto la Questura di Milano – è costata cara: una diffida da parte del Tribunale di Sorveglianza, per aver ricevuto in casa la visita del personal trainer, violando le misure di sicurezza anti Coronavirus.
Personal trainer a casa contro le misure di sicurezza
“Nei giorni scorsi è stato accertato che lo stesso, nonostante fosse sottoposto alla detenzione domiciliare, ha più volte ricevuto il personal trainer, che è stato rintracciato nei pressi della sua abitazione e, per questo, multato per aver violato il divieto di spostamenti, in assenza di comprovate necessità“. È quanto emerso dalla nota della Polizia di Stato. Doppio scacco al re, insomma. Oltre ad aver violato le norme sulla detenzione domiciliare, Corona ha aggirato anche le regole di contenimento del contagio.
La risposta delle autorità non si è fatta attendere. Dunque, a seguire, diffida per Corona; multa per il personal trainer.
Come riporta La Repubblica, in barba alle regole, le sessioni di allenamento casalingo andavano avanti sin da metà marzo. Niente mascherine, né distanza di sicurezza, come intuibile. In compenso, foto e video in compagnia dell’allenatore, diffuse senza censura sui profili social.
Nessun rispetto per le restrittive sul distanziamento sociale. Nessun segno di pietas nei confronti di chi, tutti i giorni, mette a rischio se stesso per dare il proprio contributo alla battaglia contro il Covid-19. Se prima ancora, tutto ciò, non suscitasse sdegno e tristezza, verrebbe da commentare che è soltanto tremendamente noioso.
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