Vicino a Cannes, il museo sottomarino che vuole bene all’ambiente

Vicino a Cannes, il museo sottomarino che vuole bene all’ambiente

La bellezza fa sempre notizia e la sua salvaguardia è un diritto, prima ancora che un dovere.

Ecco, allora, che l’intuizione di un Museo dal carattere totalmente inedito, ideato tra le acque ed espressamente ecologico, non può che suscitare scalpore e gioia.

QUELL’ISOLETTA IN COSTA AZZURRA

Presto detto: a fine gennaio, al largo dell’isola Sainte Marguerite, è stato inaugurato l’ecomuseo sottomarino di Cannes. Operazione, quella appena accennata, dal sapore unico, per quanto riguarda la Francia e il Mediterraneo tutto.

Sei enormi teste, scolpite dall’artista britannico Jason deCaires Taylor, costituiscono i capisaldi su cui si basa la filosofia di questo racconto. Rappresentano, infatti, altrettanti cittadini di Cannes, selezionati tra la popolazione. Dall’anziano pescatore all’imprenditore, alla studentessa… un mondo che, sprofondato nel mare, rivive sotto forme e dimensioni alternative. Si spoglia di tutto, per edificarsi a protagonista degli spazi, occupati dallo sguardo dei visitatori.

Alte due metri, pesanti circa dieci tonnellate, le statue sono state realizzare in un materiale ecologico dotato di Ph neutro, in modo da potersi contendere il ruolo di rifugio per i pesci, risposta bio ad una zona, altrimenti, altamente urbanizzata. Immerse ad una distanza che varia dagli 84 ai 132 metri dalla riva, sono state collocate in punti non eccessivamente profondi – dai 3 ai 5 metri – al fine di renderle accessibili al maggior numero possibile di bagnanti, dotati unicamente di maschera e boccaglio.

UN MONDO SOMMERSO ELABORATO QUALCHE TEMPO FA

Del resto, per lo sculture britannico non si tratta di una prima volta. Le sue opere sono già posizionate a largo di Lanzarote, delle Bahamas, di Cancún, di Oslo; persino in fondo al Tamigi.

Una pensata che, in questa particolare occasione, nutre anche l’intento di proteggere dall’inquinamento l’ambiente circostante, tant’è che, oltre ad una bonifica dell’intera zona, si è provveduto ad espandere l’area di balneazione, con conseguente divieto di ormeggio ed un monitoraggio costante, a garanzia dell’ecosistema dell’arcipelago delle isole di Lérins.

Il parco costituisce – d’altronde – un osservatorio privilegiato. Da qui, l’occhio sempre attento sull’evolversi delle biodiversità che caratterizzano luoghi altamente privilegiati.

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