Ecco le nuove regole… di Condominio

Ecco le nuove regole… di Condominio

Un tempo, sulle insegne dei negozi, si poteva leggere. “Vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei“. Così ci insegna, almeno, quel gran capolavoro di Benigni che è La vita è bella, perifrasi anche di un altro niet, quello riservato agli omosessuali. Sorta di difesa nei confronti del ‘diverso’. Di colui che, considerato alla pari di un appestato, poteva produrre danni. Meglio, inquinava l’ambiente.

Ebbene, OMNIA MUNDO MUNDIS, vale a dire, in questo come in numerosi altri casi, che la storia si ripete. Siamo in quel di Rozzano, neppure troppo distanti dalla Milano bene e, affisso alla porta d’ingresso di un condominio appare in bella mostra un cartello: “Attenzione! – recita – Ci sono positivi nel condominio. Massima cautela!“. Caspita, non sono serviti due conflitti mondiali per assorbire la lezione e viene il dubbio che, probabilmente, non la impareremo mai. A postarlo, su Facebook, Nadia Andrisano.

Cosa dicevamo un anno fa? Ne usciremo migliori. Sicuri?” – scrive, in proposito, la vicepresidente dell’associazione di volontariato MultiSolidarietà – “Questo è quello che accade all’esterno di un condominio. Un cartello, scritto da chi pensa che il Covid sia un’onta, qualcosa di cui vergognarsi. Una denuncia ai danni dei vicini, colpevoli di essere positivi, chiusi in quarantena nella loro casa, che solo per il fatto di esistere, si pensa possano nuocere al prossimo“.

Sorta di ripartenza, dunque, per l’ennesima caccia all’untore e, l’idea, già in sé, suscita sdegno. Il raccapriccio è dato non tanto dalla cattiveria che, semmai, da adito ad un triste senso di pena. Piuttosto, disturba, nell’anno 2021, l’ignoranza che, se a braccetto con la paura, provoca danni inusitati.

Quel cartello è una voce stonata e completamente fuori dal coro“, fa sapere, da parte sua, il sindaco Gianni Ferretti. Ed è tenuto a chiarire, il povero. A giustificarsi, quasi che quelle parole fossero state redatte di suo pugno: “La nostra città ha sempre risposto con gesti importanti di vicinanza alle persone colpite dal Covid. Posso raccontare la grande solidarietà dei cittadini che hanno aiutato in mille modi le persone malate” E, ancora: “Ringrazio tutti i volontari, che si sono e che si stanno ancora prodigando per loro. Come Amministrazione, abbiamo istituito un numero dedicato per la consegna della spesa e dei farmaci, che anche oggi è attivo per le persone in quarantena” . L’imbarazzo si percepisce forte e, con esso, anche il senso della giustifica: “Nella prima fase della pandemia ci hanno chiesto di divulgare le vie in cui c’erano i primi malati di Covid e ci siamo fermamente rifiutati“. Come a voler asserire un disimpegno da ‘certi’ comportamenti, deleteri per la dignità di ciascuno.

Tuttavia, non mancano, in asservimento a quelle voci, anche i commenti di chi, invece, si ritiene favorevole all’avviso – chiamiamolo pure così: “perché dà la possibilità, a chi entra in quel palazzo, di ricordarsi di proteggersi”, si motiva. D’altronde, “con tutti i problemi che ci sono a Rozzano, si mobilitano per un cartello?”.

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