Uno, due, tre step… e il viso è rinnovato
Tra i tanti momenti a disposizione in questo periodo di impasse, si moltiplicano gli spazi da dedicare, nell’arco delle 24 ore, a se stessi, e alla cura personale.
Ecco, allora, che perfino un trattamento viso può trasformarsi in una carezza, da riservarsi magari la sera, prima di mettersi a letto. “Dopo la detersione – suggeriscono gli esperti – la pelle è pronta per un bagno di vapore casalingo.”
Dunque, acqua in ebollizione e appena qualche cucchiaio di acqua di fiori d’arancio (per renderla radiosa) o di rosa (per lenire); oppure due gocce di olio essenziale di limone (purificante e detossinante) saranno gli ingredienti, alla base del ‘percorso viso’, capace di ridare slancio alla cute, preparandola alla rigenerazione notturna.
Passo primo…
In attesa che l’acqua si raffreddi leggermente, due dischetti imbibiti di acque floreali come – ad esempio – fiordaliso o camomilla, andranno preparati, per posizionarli sulle palpebre, durante il bagno di vapore.
Una volta piegato il viso sulla pozione profumata, coprire la testa con un asciugamano, in modo da trattenere il fumo in salita. Tempo cinque minuti, i pori si apriranno e la pelle riprenderà a respirare.
Secondo step…
A seguire, una maschera purificante dalle proprietà assorbenti – al carbone vegetale, piuttosto che all’argilla (perfetta per i soggetti e tendenza impura). Se invece l’incarnato appare poco idratato, meglio concentrarsi solo sulla zona T (mento, naso e occhi), quella cioè che rilascia più sebo. Una pausa di pochi minuti (non meno di cinque) e poi via, al risciacquo, con acqua tiepida.
Infine, un ennesimo passaggio con un dischetto di cotone imbevuto di lozione idratante, per addolcire ulteriormente la pelle e prepararla all’azione successiva.
…in ultimo
Eccoci giunti al passaggio conclusivo. Una maschera idratante, da lasciare in posa in uno spesso strato. Qualora non si possegga una sleeping mask, andrà benissimo anche una crema da notte, più consistente di quella da giorno e ad effetto nutriente.
Una volta rimossa, massaggiare l’eccesso residuale di prodotto con una serie di movimenti circolari, non limitandosi ad utilizzare i polpastrelli. Attraversare, con il palmo della mano, dalla mascella alla fronte, dall’inizio delle sopracciglia verso l’esterno e dal naso fino alle tempie, in un unico gesto continuato, regolare, morbido, che permetta l’assorbimento completo, attraversando il volto per intero.
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