Coppia aperta: istruzioni d’uso
Quando si dice open... vale a dire aperta, sottinteso di libera, ma con reciproco rispetto. Coesa ma… distinta. Signori e Signore, questa è la coppia. Con le dovute riserve? Forse, ma tant’è. Nel 2021, rimossi tutta una serie di tabù, si pretende di più, per se stessi e, anche, in linea generale. E non si tratta solo di, sia pur legittime, nuove esperienze sessuali. Le motivazioni, assolutamente personali, vanno comunque riconosciute e, se possibile, comprese.
Dunque…
L’espressione, di per sé, sta a sottolineare la scelta, consapevole da parte di entrambe le parti, di non detenere l’esclusività, dal punto di vista carnale. Due persone stanno insieme, in pratica, ma possono andare a letto anche con altri, senza che tale comportamento venga aggettivato, alla stregua di un tradimento.
E, laddove si parla di mente aperta, si accede anche allo scambismo. Uno strumento, secondo molti, atto a ravvivare la passione. Un modo per incentivare adrenalina ed emozioni accantonate. Noi – questa è la politica – al centro di un mondo, operante, in fin dei conti, a nostra disposizione. E, se è vero che non tutti coloro che praticano questo tipo di opzione sono portati a confessarlo, va detto, pure, che non esiste un prontuario apposito. Le istruzioni sono e rimangono, per ognuno, personali, proporzionali e proporzionate al grado di piacere che se ne intenda ricavare.
Fin qui, tutto chiaro?
Certo è che, come in ogni situazione, anche in questo caso sono insiti una serie di rischi: l’assenza di coinvolgimenti sentimentali, nei confronti delle persone con le quali si va a letto, è un presupposto inderogabile. Ma sapete come funziona, no? Potrebbe e può succedere, anche, di innamorarsi dell’ultimo/a arrivato e, allora, va da sé, gli equilibri si sfaldano.
Del resto, sono numerosi coloro che vivono questa valutazione come una sorta di opportunità di recupero del rapporto. Una soluzione estrema, per impedirne la crisi. Il sesso, nel tempo, non è più quello dei primi tempi, anche se l’amore è rimasto inalterato o, magari, addirittura cresciuto. Così, praticato con ‘altri, in accordo con il partner, può rivelarsi, in taluni casi, un escamotage funzionale. Se non quando sia da accostare, assai più banalmente, al puro bisogno di sperimentare.
Tutto liscio come l’olio? Almeno su carta, giacché, ai fatti, occorre, per attendere ad un consiglio del genere, un alto grado di maturità e consapevolezza. Un progetto, va detto, sicuramente non per tutti.
Avendo messo in conto l’eventualità di considerarsi reciprocamente free dal punto di vista sessuale, nessuno dei due potrà lamentare gelosia. Non c’è adito a rivalse di possesso, poiché tutto è stato – per così dire – contrattualizzato a priori. E la maturità consiste, espressamente, nel discernere il legame affettivo da quello strettamente corporeo.
E, neppure, può classificarsi, tale esperienza, al pari del poli-amore, che implica la presenza di un coinvolgimento a tutto tondo, da parte di ciascuno. Qui, la questione si riduce a mero sfogo, niente affatto, proprio perciò, indispensabile.
A guardarla bene, comunque la si voglia interpretare, trattasi di una vera e propria sfida di onestà.
Si ama, ci si ama, alla luce del sole, eliminando sensi di colpa e quel pesante fardello che si porta appresso il peccato, per come lo intende la società Cattolica. Qui, semplicemente, naturalmente, ci si cerca e ci si conferma, secondo una natura che è, prima di tutto, istinto animale, ma si fa anche testa, pensiero, traducibile in azioni che coinvolgono, senza umiliare. Che eccitano, poiché frutto di un disegno reciproco. Che arricchiscono, giacché poste secondo un’adeguata priorità.
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