Olanda in lockdown. Il Governo: “Single, trovatevi un amante o un amico di coccole”
‘A mali estremi estremi rimedi‘. Così, almeno, stando ai Paesi Bassi.
L’Istituto di Sanità (Rivm), in tempo di pandemia, ha voluto porre un occhio di riguardo verso chi, in stato di solitudine, abbisognasse di compagnia. Dunque, ha introdotto una serie di linee guida, con tanto di suggerimenti dell’ultima ora, per single e non. Trovatevi “un compagno di letto”, consiglia. “O anche solo per le coccole, per superare il periodo in cui sarà necessario mantenere le distanze sociali“, riporta The Guardian.
In fatto di sesso e intimità, non è una novità, il Governo olandese si è dimostrato spesso all’avanguardia, scavalcando tutta quella serie di preconcetti, che attengono alle società più coinvolte nei dettami del Cattolicesimo. Una prospettiva ampia e libera nel fotografare la realtà che, come in questo caso, lo descrive un passo avanti rispetto agli altri Stati.
Pensare a chi non ha un partner. Questo, l’obiettivo, gestendo i contatti ravvicinati e i rischi ad essi vincolati. Perciò, l’Istituto di Sanità locale suggerisce di trovare un accordo con altri single, nella stessa situazione.
Un “lockdown intelligente“, per l’occasione, quello di cui si è vestita l’Olanda. A partire dal 23 marzo. Ristoranti e cinema chiusi fino al 1 giugno, è vero. Tuttavia, ogni nucleo famigliare può ospitare fino a tre invitati, a patto di mantenere 1,5 metri di distanza. Ora, alla cerchia degli ospiti ‘legali’ si apre un’inedito varco che, oltre a superare i limiti imposti dal virus, aggiunge una nota ‘pepata’ al vivere insieme. Un forestiero non più tale, perché con indosso i panni del ‘seksbuddy’ – in italiano tradurremmo con: ‘amico di letto’ – o anche ‘cuddle buddy’ – amico di coccole – a seconda della preferenza.
‘Uomini soli‘ – o donne – liberi di nominare, dunque, “qualcuno che, nella stessa situazione, vada a trovarli, con soddisfazione di entrambi”. Precisa il Rivm: “Discutete insieme come fare. Per esempio, incontrate la stessa persona, per avere contatti fisici o sessuali, se non siete contagiati.
Fare sesso è possibile anche a distanza: raccontarsi storie erotiche, masturbarsi simultaneamente“. Del resto, se si è in quarantena o c’è il sospetto di essere infetti, non ci si può vedere. Detto questo, chi se la sente, faccia pure. Il vademecum, ufficiale, sconsiglia ogni forma di promiscuità, ma regge soprattutto sul buon senso.
“Potete incontrarvi, se siete entrambi sani, per scambiarvi un contatto fisico o sessuale. In altre parole, sesso o solo coccole”, aggiungono gli esperti. “Prendete buoni accordi, e siate sinceri l’uno con l’altro sul numero di altre persone che state vedendo; e ricordate che più persone incontrate, più alto è il rischio”. Questa l’unica raccomandazione, a fronte di un’apertura che, c’è da dire, lascia interdetti.
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