In vacanza? Mi ci porto il Gatto
Mai più senza… Miao. Vale a dire che, sempre più persone, al momento di allontanarsi da casa, trovano assurdo dover lasciare il proprio animale nelle mani, sia pur affidabili, di qualcun altro.
Dunque, piuttosto che incaricare un custode, meglio portarselo appresso. Come? Ve lo diciamo subito.
Prima di prenotare, innanzi tutto, accertatevi che la Struttura turistica, destinazione del viaggio, sia fornita di ‘lasciapassare’ per i mici. Meglio sempre prima chiedere, prima di avviarsi. Semmai, sarete ancora in tempo a cambiare meta.
Qualche giorno prima della partenza, consultate il veterinario di fiducia, per sottoporre il vostro amato compagno ad una visita di controllo e verificare se è in regola con le vaccinazioni, in specie l’antirabbica.
Una volta appurato che verte in buone condizioni fisiche, per affrontare la traversata in auto, preparatelo, se non lo è già, ad entrare nel trasportino. Conviene, all’interno, inserire alcune crocchette o un giochino, che ne attiri l’attenzione e lo distragga. In tal maniera, anche la temporanea gabbietta sarà vissuta come un posto piacevole in cui soggiornare.
Meglio portarsi avanti. Nel senso che conviene fare una serie di brevi giri di prova, per abituare l’animale allo spostamento vero e proprio. Un’accortezza: che il trasportino non risulti eccessivamente aperto. Il gatto finirebbe solo con l’agitarsi. In fase di spostamento, è lecito ricorrere, qualora occorra, all’uso di un leggero sedativo. Purché prescritto dal veterinario, sia chiaro.
Ricordatevi delle soste. Saranno indispensabili, nel tragitto, affinché il quadrupede possa uscire, sia pur tenuto al guinzaglio, per sgranchirsi le zampe, bere o mangiare.
In treno o in aereo, ricordatevi di avvertire i gestori della Compagnia della presenza felina. Onde evitare spiacevoli sorprese al momento dell’imbarco, è bene informarsi bene sulle eventuali modalità di trasporto animali.
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