Quell’alberghetto di Parigi che ‘guarda te!’
Immaginate di svegliarvi e, ancora immersi sotto le coltri del piumone, fare l’amore. Poi, fare colazione, tra briciole di croissant e lenzuola stropicciate, rispondere ad una call o… beh, siete a Parigi e qui, tra le le mura color cipria e un gigantesco arcobaleno neon, tutto sembra lecito.
L’hotel si chiama Seven Hotel & Suites e si trova, per la precisione, sulla Rive Gauche, la sponda bohémien della Senna, ça va sans dire. Ognuna delle sue 28 stanze equivale ad una sorta di tana. Un rifugio, in cui nessun dettaglio è lasciato al caso, anche se la vera chicca si focalizza nelle 7 suite a tema, con tanto di letto rotondo in velluto – volendo – attaccato ad una vasca, con vista sulla città.
Crème caramel al burro salato, cheesecake alla composta di lamponi e rabarbaro, tortino morbido, con cuore fondente… chiedere un room service facendo un all-in di dessert francesi, realizzati dai migliori pasticceri di Parigi non rappresenta altro, del resto, che il prosieguo dell’invitation au voyage teorizzato da Baudelaire, circa cento anni fa.
A seguire, un rendez vous di meditazione individuale personalizzata, una sessione di yin yoga, reiki o sound healing, un massaggio kobido o gua sha, insomma, trattamenti benessere, da godersi direttamente in-house. C’è la cosiddetta Wellness Chapel (l’entrata è riservata solo agli ospiti). La declinazione del verbo evadere si inerpica, invece, tra gli scaffali della libreria monumentale che abbraccia la hall, la relax room che, di mattina, è dedicata alla colazione mentre, a metà pomeriggio, si popola dei suoni di calici che brindano. Si evade alla ricerca del bello anche fuori dalla facciata in stile Haussmann e nella più vicina rue Mouffetard, fra le vie antiche della città degli innamorati. Imperdibile, a tal proposito, il mercato di cibo e fiori en plein air.
- E, se finora siete stai convinti che i peccati capitali fossero 7, potreste scriverne di nuovi, moltiplicarli, nella suite 7th Sin, dove tuffarsi in un idromassaggio x2, direttamente dal bordo di un letto tondo, accondiscesi dagli scatti formato XXL di Helmut Newton, si dimostra un’esperienza immancabile.
- Immaginate di essere al centro di un set cinematografico, con la testiera del letto che assomiglia a un grande schermo e le luci, tutto intorno, vi rimangono puntate addosso. Siete i protagonisti assoluti di un film personalizzato. Di più, unico, che si svolge nella suite 7th Art.
- Come un viaggio nella più intricata immaginazione esotica, la suite 7th World è, a sua volta, un invito all’escapismo puro, con un touch à la Robinson Crusoe. Unica differenza? L’oasi è sotto i vostri piedi.
- Per gli instancabili sognatori, la stanza 7th Day costituisce la provocazione delle provocazioni dell’hôtellerie francese. Come avrebbe disegnato il mondo Dio, se avesse vissuto sugli Champs-Élysées, con un debole per i pain au chocolat e il beauty corner delle Galeries Lafayette?
- A proposito di cieli e paradisi, la suite 7th Heaven permette di decollare all’altezza delle nuvole, sospesi, annebbiati da palette terracotta e cobalto.
- Raggiungere il nirvana è assai più semplice di quanto si pensi, se la location è tappezzata di pouf in vellutino e un set di attrezzi di design, per meditare o bere uno Chablis, fra una posizione di yoga e l’altra. Dunque, con tutta probabilità la testiera arcobaleno al neon della suite 7th Chakra si evidenzierà come immagine di apertura del carousel Instagram sul viaggio a Parigi.
- Sappiate suonare il pianoforte o no, nessuno potrà disturbarvi, mentre strimpellate Tutti quanti voglion fare jazz, fra i tasti bianchi e neri della stanza 7th Note, dedicata alle sette note. Stendetevi sul divano d’ispirazione vintage e interrogate i grandi della musica: Prince, David Bowie, Jane Birkin…
Infine, figuratevi di bere uno, due, mille calici di rosso, di leggere la Lonely Planet per organizzare la passeggiata del giorno dopo, di fare i sogni migliori della vostra vita, di costruire ricordi, futuri coup de coeur tutte le volte che ci ripenserete, ovunque sarete… e il gioco è fatto!
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