A primavera… qualcosa in testa si ingarbuglia
Le abbiamo ripescate dal passato – vedi la leggendaria Bo Derek in 10. Le abbiamo rivisitate, secondo proposizioni, più attuali e moderne. Poi, le abbiamo nuovamente riposte nel cassetto, quasi avessimo il timore di abusarne. Eppure, in taluni casi, eravamo pronte a ritirarle fuori, espediente affinché… non accumulassero polvere. Adesso, la primavera 2022 ci richiama a nuovi intrecci. Li dispone sulla nostra nuca, disciplinati e strutturati o, in alternativa, liberi e gipsy. Che i capelli siano corti oppure lunghi, sono destinati a tenerci compagnia per l’intera stagione.
Le acconciature – sia ben chiaro – hanno da essere minimal, in modo tale da poterci permettere di personalizzarle, grazie ad una serie di gioielli e fili colorati. A guidare il percorso, regola tra le regole, l’assoluta libertà. Ecco, allora, fare capolino sulle nostre teste strutture inedite, capaci di assumere un arbitrio elegante. Se, invece, i capelli si portano sciolti, allora assistiamo a un tipo di face framing, mai provato fin’adesso.
Tra i tipi di lavorazioni più richieste, vanno quindi sottolineate le baby braids. Microscopiche e poste ad incorniciare il volto, riconducono amabilmente nel pieno degli anni ’60. Per domare i capelli afro, invece, occorrono trecce attaccate alla testa, come i cornrows, dall’animo chic e dalla praticità quotidiana. Non manca la versione ‘morbida’, che prevede elaborati che ricadano giusto sulle spalle o, al contrario, impalcature, in grado, persino, di sfidare la gravità. L’epilogo della vicenda è chiaro ed indossa, come avrete sicuramente compreso, un solo nome.
Un imperativo, dotato – peraltro – di grinta e tenacia. Le boxer braids, ad esempio, raccontano la forza dei combattenti. Trovano spazio in palestra ma, più in generale, si prestano, ogni qualvolta si sia in cerca di disciplina. E non mancano di un certo fare giocoso. Basta arredarle di nastri vivaci, a solcare i capelli e conferire, nel contempo, una certa allure romantica, del tutto inaspettata.
Proseguendo, impossibile sorvolare sui dettagli. Elastici e accessori lasciano solo le estremità libere, per un effetto estremamente bohemiene. D’altra parte, una chiusura netta conduce ad un risultato metropolitano e contemporaneo.
Rimangono di tendenza le doppie trecce, a richiamare uno stile, quasi da Amazzone. E si potrebbe parlare anche delle lunghezze. In passerella, abbiamo assistito a misure ‘da vichinghe’, valorizzate da veri e propri nodi. Ma scegliere la versione double significa, non di meno, abbandonarsi ai ricordi dell’infanzia. Portate simmetriche e con riga centrale, rievocano le giornate di qualche tempo fa, trascorse al parco. Un look che asserisce a chiare lettere di non voler nascondere neppure un’oncia della vulnerabilità che, spesso inconsapevolmente, ci rende così belle.
LEGGI ANCHE: I Piercing? Usiamoli per i capelli
LEGGI ANCHE: Half bun: adatto a tutte, ma a ciascuna il suo