Sesso mordi e fuggi… e il rischio contagio è dietro l’angolo

Partiamo dai dati: l’app di dating Tinder, in fase di lockdown, ha superato se stessa. Il gap tra il prima e il post-Coronavirus racconta di numeri che lasciano poco in sospeso. Solo nel mese di aprile, lo “swipe” delle donne under 30 è lievitato del 37%. Più in generale, si registra un aumento del 30%, per quanto riguarda la messaggistica tra utenti, un po’ in tutti siti d’incontri. Non a caso, la società MatchGroup, che fa capo a questo tipo di applicazioni, ha pensato di introdurre la funzione videochat, tra i suoi naviganti.

E in effetti, si è spesso parlato dell’insofferenza, per molti, nel ritrovarsi vincolati in una situazione ‘non scelta’, con il desiderio di evasione che ribolliva dentro e le inevitabili misure contenitive (causa pandemia) a fare da tetto. Sono molte le coppie che hanno dovuto ‘fare i conti’ con la propria realtà e c’è chi, invece, placidamente, ha preferito attendere tempi migliori.

Ora, finalmente, siamo fuori. Riparte la vita e riprendono pure i contatti, quelli veri. Quelli in cui non bisogna necessariamente essere ‘congiunti’ per potersi avvicinare, poiché a congiungersi, beh… ci si pensa poi.

Italians do it better… sì, ma dal vivo

Sesso. Perfino il settore delle prestazioni a pagamento ha ripreso a marciare come un tempo. “La domanda dei clienti supera nettamente l’offerta delle escort, che rimangono ancora caute“.

A fotografare la nuova istantanea è un sondaggio, anonimo, effettuato da Escort Advisor, che evidenzia anche che “il 48% dei clienti intende porre meno attenzione al prezzo del servizio, prediligendo la sicurezza e la qualità“.

La preoccupazione, infatti, si rivolge soprattutto alla salvaguardia personale. Il 58% degli intervistati, nel tornare agli incontri, si dichiara “preoccupato dalla garanzia di salute dell’escort“. Timore che, tuttavia, denuncia di superare “attraverso le informazioni degli altri clienti e la professionalità della sex worker“. Ben il 44% degli intervistati, poi, ammette che, non appena possibile, darà corpo ai propri sogni.

Alla faccia dei rischi, quelle realmente sulla corda sono le ‘addette ai lavori’: “il 70% dei clienti nuovi che chiamano chiedono tutti di fare cose scoperte, senza preservativo e addirittura volendo baciare in bocca; mentre i clienti seri non vengono, hanno ancora paura“. Tale, dunque, il quadro della faccenda.

Sesso sicuro solo tra partner consueti

Questione, peraltro, nient’affatto superata, giacché lo stuolo di studiosi messo a nostra disposizione non ha saputo ancora chiarire se il virus permanga nelle secrezioni vaginali o nel liquido seminale dei pazienti guariti dal Covid-19. Né, tanto meno, fornire indicazioni comportamentali dettagliate, sull’argomento, in tempo di quarantena.

“Ridurre le distanze fisiche non significa che il rischio di contagio sia diminuito o scomparso: tutt’altro“, allerta la Società Italiana di Contraccezione (SIC). Persino un bacio può rappresentare una fonte di trasmissione ed è assolutamente d’obbligo indossare il preservativo, durante qualsiasi rapporto sessuale, anche orale. Chiaro, esiste un’evidente frattura, a tal proposito, tra partner stabili ed eventuali estemporanee avventure. Per i primi, si sottolinea: “il sesso rimane sicuro e il bacio salutare.”

Una prescrizione che richiede non poco sacrificio e che implica smarrimento, da parte di chi, single, è in cerca di fresche conoscenze. “Il bacio, primo, decisivo e simbolico passo nel contatto intimo è davvero off-limits e credo che il Coronavirus, dal punto di vista del contagio, sia peggio dell’Aids, dal quale si sa come difendersi“, spiega Marco Rossi, sessuologo e psicoterapeuta, ad AGI.

Il problema non è, insomma, del tutto risolto. Baci e abbracci e talvolta anche la più banale stratta di mano – senza inutili allarmismi – possono remare contro il nostro benessere fisico. Ma privarsene, a lungo termine, incide, inevitabilmente, su quello mentale. Entrano in gioco ansie, frustrazioni, senso di solitudine e di abbandono. E noi qui: indecisi e inconsapevoli su cosa il domani – a sua discrezione – ci vorrà riservare.

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