Colpa del Coronavirus. Anche le escort sono in crisi

Colpa del Coronavirus. Anche le escort sono in crisi

Tempi duri, quelli del Coronavirus, con ricadute sull’Economia Mondiale. La flessione dei mercati finisce per strozzare le categorie più deboli, abbattendosi come ‘una spada di Damocle’, addirittura là dove sembrava impensabile.

Ecco, allora, che perfino ‘il mestiere più antico del mondo’ viene messo in discussione e, nella mancanza di certezze, arriva la richiesta, da parte delle escort, di un sussidio pari a quello che l’INPS ha mutuato per i lavoratori automi e i co.co.co.

Escort in fila per il sussidio

Un extra, insomma, di 600 euro, che permetta alle accompagnatrici di far fronte ai disagi dettati dalla contingenza, alla stregua di qualsiasi altro salariato.

Posto che, in Italia, il conto di coloro che un tempo chiamavamo ‘lucciole’ si aggira intorno alle 120mila, pare che – stando ad un’analisi condotta dal sito Escort Advisor – circa il 12% di queste ultime presenti difficoltà a sbarcare il lunario e, per questo, abbia presentato domanda di sostegno presso l’Ente Previdenziale, entrando a tutti gli effetti tra le fila dei 2 milioni di utenti che, già dal primo giorno della messa in vigore della norma, hanno letteralmente mandato in tilt il portale dell’INPS.

I dati, su Escort Advisor

C’è – è vero – chi, il 28%, resta ancorato alla convinzione che, presto o tardi, la crisi rientrerà e chi si adatta, un po’ come tutti, rifugiandosi nella soluzione dello smartworking. Le cifre, tuttavia, lasciano scarsi tentennamenti ai dubbi. Si registra un crollo del 94%, per quanto riguarda la media delle visite on line.

E’ lo stesso Mike Morra, fondatore di Escort Advisor, a suggellare la scelta, evidenziandola come ‘coscienziosa’.

Chi gestisce il proprio profilo su questo sito ha operato un atto di coscienza verso di sé e la collettività, nonostante la professione non rientri, in quanto non riconosciuta né tutelata, tra le attività di cui è stata decretata la chiusura, dall’11 marzo“. Così, la nota.

Esiste, poi, chi – come si accennava – ricorre al piano B.

Chi si è industriato, grazie a linee erotiche telematiche. Quante/i si attrezzano via chat. Coloro che, infine, non rinunciano – merito il naturale sex-appeal e magari di una voce suadente – alle ‘sempre verdi’ video chiamate.

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