Dopamine Dressing: sganciamo il colore a tutta birra…

Dopamine Dressing: sganciamo il colore a tutta birra…

Tute, leggings, capi comodi, pigiami… insomma, il dress code – a pensarci nel dettaglio – targato lockdown. Ebbene, rappresentano, i simboli dell’abbigliamento appena elencati, pure quanto di più lontano sia riferibile alle tendenze Estate 2022. Eh già, poiché, per chi non lo sapesse, siamo appena entrati – a pieno titolo – nell’era del Dopamine Dressing.

E siamo già tutte lì a domandarci: “Ma può davvero, un abito, innescare il rilascio della dopamina?” Scientificamente, si tratta di un neurotrasmettitore con funzioni di controllo, anche sulla sensazione di piacere. Per conseguenza, il fine ultimo è proprio questo: vestirsi, per provare un profondo senso di compiacimento psico-fisico.

E, in effetti, i colori – questo, riflettendoci, ci è stato fatto notare già parecchie volte – accanto ad un vestiario, magari, più estroso e stravagante, hanno il potere di metterci di buon umore. E poco importa che il tutto sia abbinato, alla perfezione.

Pertanto, prenderci cura del nostro stato d’animo, partendo da quel che indossiamo è – come dire – ‘cosa buona e giusta’. Il principio secondo cui ci si muove è: “non ci vestiamo per un’occasione specifica; bensì, per sentirci felici“. A venirci in soccorso, in tal senso, sono – ad esempio – il Very Peri, proclamata tinta dell’anno; oppure l’utilizzo, sempre più diffuso, di accessori opera gloves (i famosi guanti al gomito); per non parlare della ultra moderna tonalità di rosa, proposta dalla Maison Valentino. Il #PinkPP parla di vitalità allo stato puro.

Stando, pertanto, che la Pandemia ci ha insegnato, pure, che l’esistenza è troppo breve per rinunciare a ciò che ci piace, come ideare il guardaroba perfetto per questi tempi? 

Semplice, basta codificare come ci si sente in un determinato momento e procedere… in direzione diametralmente opposta. “Prima – evidenziano gli esperti – eravamo tutte in modalità auto-pilota. Nessuno si connetteva, realmente, con le proprie emozioni, a meno che non diventasse proprio indispensabile. Poi, invece, nostro malgrado, pure, ci siamo trovate costantemente in contatto con noi stesse“. Beh, la novità – banalissima – è tutta qui. Sfruttare la consapevolezza maturata, per approcciarci ad un rinnovato modo di sentirci… e di mostrarci al mondo…

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