Fitfullness: sposalizio perfetto tra mente e corpo
Fitfullness, vale a dire la sensazione di benessere, per corpo e mente, raggiungibile grazie ad una giusta associazione di fitness e meditazione. Una forma di allenamento psicofisico, in sintesi, capace di contrastare stress, ansie e caos, dettati dalla quotidianità.
E, seppure, al riguardo, non esista una disciplina vera e propria, è basilare – suggeriscono gli esperti – riuscire a sviluppare un grado di resistenza e agilità, che consenta di affrontare il presente con maggiore positività, promuovendo equilibrio e qualità nell’esistenza.
Del resto, già di per sé, l’attività sportiva offre benefici innumerevoli. Agevola, a che l’organismo si mantenga sano e si manifesta, pure, come valvola di sfogo. Dunque, c’è chi pratica zumba, chi partecipa a competizioni di cross fitness games. Chi si accontenta – per modo di dire – dei programmi appositi o delle applicazioni, disponibili su smartphone, per svolgere gli esercizi in maniera divertente, graduale, efficace, anche tra le quattro mura domestiche. Chi, ancora, sceglie, come rifugio personale, il trekking, la danza, il pilates o, magari, le arrampicate, e così via. Selezione fondamentale, affinché l’attività, in conclusione, risulti appagante.
Tuttavia, per un’ottimizzazione totale di così tanta fatica, occorre – lo dicevamo – allenare anche il cervello. A tal proposito, entrano in ballo, ad esempio, lo yoga, ma anche gli esercizi di visualizzazione e respirazione, che traggono ispirazione dalle culture orientali. Apportano relax e accrescono, in contemporanea, la capacità di concentrazione. Senza trascurare, beninteso, lo stretching, gli esercizi di rilassamento, le pratiche zen.
Essere costanti può risultare difficile ma il segreto, probabilmente, è tutto qui. Nella pratica assidua. Solo allenandosi ogni giorno (o quasi) si arriva ai risultati desiderati. D’altronde, non serve poi molto: basta indossare l’abbigliamento ad hoc e un orologio fitness, per controllare i valori del corpo; armarsi si una sana positività e, metaforicamente, partire.
C’è, poi – questo è un dettaglio che va specificato – chi raggiunge i primi traguardi in breve tempo; chi, al contrario, abbisogna di qualche mese. Anche in questo caso, tutto sta nel munirsi di pazienza. Si tratta, a cifra tonda, di un percorso complesso ma, una volta individuato l’obiettivo, lo stato di grazia sarà un compagno costante delle successive giornate.
LEGGI ANCHE: La promessa per il nuovo anno si veste di sport
LEGGI ANCHE: Bedography, e saltare sul letto diventa uno sport