“Non è il mare, ma quasi”: i milanesi testano la nuova ‘spiaggia’ urbana
C’è tutto. E’ una Capitale poliedrica, all’avanguardia. Terzo Polo della Moda. E quel che non possiede di suo… beh, se lo inventa. Ecco, dunque, l’idea di una “spiaggia” cittadina, appena aperta nella città della ‘Madunina‘. Allestita – pensate – in quello che è considerato il cuore del quartiere finanziario.
I proseliti della tintarella, in buona parte rinfrancati, dopo mesi di blocco forzato, non sono più costretti ad ore di lunghe e stancanti traversate, alla ricerca di sedie a sdraio ed ombrelloni: un lido ‘nuovo di pacca’ ha aperto, in pieno centro, con tanto di grattacieli sullo sfondo.
“Non è il mare“, ammette uno studente intervistato. “Ma ci siamo quasi, con un po’ di immaginazione!“
Lido Bam, o Bam Beach, è apparso – sorta di miraggio – nel fine settimana, in un parco nel quartiere Porta Nuova, sede del grattacielo più alto d’Italia: la Torre Unicredit.
Circa 80 ombrelloni, muniti di sedie a sdraio – distanziate – per rispettare le regole di distanza sociale, ancora in vigore da quando, il mese scorso, il fermo, dovuto al virus, ha iniziato ad allentarsi.
“È un modo bellissimo per sfuggire alla routine“, afferma un’altra studentessa, mentre prende il sole con un’amica.
Il trattamento urbano – iniziativa della Fondazione Riccardo Catella, proprietaria del Parco – è, per il momento, gratuito. Tuttavia, dalla prossima settimana, l’ingresso raggiungerà il costo di otto euro.
E c’è chi, infermiera, non ha mancato di elogiare la spiaggia urbana, priva di sabbia. “Dopo i mesi difficili che hanno attraversato la crisi pandemica avevo bisogno di fare una pausa“, ha confessato.
“Per coloro che non possono scappare, è un’ottima alternativa“.
Vacanze made in Italy per gli italiani
Del resto, dati alla mano, dei 60 milioni di italiani, circa 34 milioni andranno in vacanza, quest’anno, con un calo del 13%, rispetto al 2019. A rivelarlo, un sondaggio, pubblicato da Coldiretti / Ixe.
Tra i fortunati, il 93% prevede – comunque – di non abbandonare il Bel Paese: la percentuale più alta, in almeno un decennio; mentre un quarto, tra questi ultimi, ha optato di rimanere nella propria regione, nonostante l’eliminazione dei divieti negli spostamenti.
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