Per le ‘puttane’ a Sanremo non c’è posto…
Sanremo 2023? E’ ancora lontano, ma vuoi che non se ne cominci già a parlare? Ecco, allora, che non più tardi di ieri sera, in occasione del Sanremo Giovani che precede di pochi mesi la Kermesse, cade già la prima ‘bomba’.
Che poi, a guardar bene, la polemica, soprattutto di tal fatta, da queste parti è di casa. Così, coinvolta in prima persona è Madame, o meglio, il suo brano. L’artista, tra i 22 Big in gara al Festival – previsto, come di consueto, per febbraio – è stata accolta sul palco, per annunciare il titolo della sua canzone. Il bene e il male, secondo quanto presentato da Amadeus, anche se i rumors vociferano di un originale Puttana, ben più ficcante. Niente da fare… volontà della cantante, della produzione…? Sta di fatto che il gioco del si dice, se ne parla, anzi, se ne chiacchiera… è già partito. Potenza del pettegolezzo.
“È stata una scelta artistica dell’ultimo minuto“, spiegano i più informati. Ma che importa, lo spettacolo alimenta la tensione… e l’attenzione; pertanto, male non fa. Una seconda volta, questa, per Madame, che aveva già presenziato sul palco dell’Ariston, nel 2021, con Voce, aggiudicandosi il Premio Lunezia e il Premio Bardotti, entrambi guadagnati per il miglior testo; più giovane vincitrice – pure – della Targa Tenco per il miglior album d’esordio e per la miglior canzone.
Teneramente, sovviene alla memoria quel 1971 in cui un altro – badate bene, non un altro qualunque – era stato costretto a subire l’intervento della censura. Quello che doveva intitolarsi Gesù bambino divenne, per tutti, 4 marzo 1943. Non solo. Preferibilmente, si pensò di sostituire “E anche adesso che bestemmio e bevo vino, per ladri e puttane sono Gesù Bambino” con un più mite: “E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino, per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino“, con buona pace, evidentemente, del mestiere più antico del mondo.
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