Il Make up per San Silvestro? Ce lo racconta lo Zodiaco
Stelle e… tutto quel che esse comportano. E quando parlarne, se non a Capodanno? Nella notte di San Silvestro, dunque, tutto si illumina (non a caso, in questa porta che si spalanca al 2023, pailettes e strass assumono un ruolo preponderante).
Così, anche per quel che riguarda il make up, ci si appella al cielo. Occhi puntati in alto, ci si riconosce nelle caratteristiche del proprio segno zodiacale e se ne potenziano, attraverso il trucco, le peculiarità.
“Specchio specchio… – insomma – portami fortuna!“.
Partiamo dai due segni che aprono e chiudono lo Zodiaco. Ariete e Pesci – questa è la raccomandazione – optate per il rosso e se, nel primo caso, si tratta ‘solo’ di seguire la propria natura, intensa e audace, per i secondi è necessario, per un legittimo recupero di energia.
Segni di terra unitevi… nella ricerca di voi stessi. Così, il verde, dallo smeraldo in poi, rappresenterà il lasciapassare per il Toro, come la natura più avventurosa e impervia; il marrone sarà il simbolo del suolo aspro, su cui poggia le sue basi il Capricorno, solido e incrollabile. Il grigio resta, invece, emblematico della roccia e dell’approccio attento e metodico alla vita, tipico di chi è nato sotto il Sole della Vergine.
Bianco e argento sono come la Luna e avvolgono il Cancro di un’aura, dal fascino infantile. Sensibili e ricettivi, si discostano dall’oro che, invece, regna, inimitabile carburante, nel cuore dei Leone.
E ancora, indaco per l’Acquario, personalità dall’intelligenza pratica e fortemente intuitiva. Mai scontato, mai banale, mai ripetitivo.
Rosa e azzurro si addicono, invece, alla Bilancia, sola, nel saper equilibrare anche l’improbabile; capace di mitigare persino i contrasti più eccentrici e, fondamentalmente, positiva. Certo, occorre gusto, ma qui il talento è innato!
Giallo è quanto di meglio possano pretendere i Gemelli, eterni bambini, freneticamente famelici di novità, creativi e colorati come mai, forse, saranno gli appartenenti allo Scorpione, che predilige, piuttosto, il non colore. Nero, pertanto, a salvaguardia della sua intimità.
Pronunci, infine, Sagittario e vedi… viola o meglio, rosso più blu, perfetta sintesi fra testa e anima, passioni materiali e ispirazione filosofica…
La fortuna, del resto, la si afferra così. E’ il bacio di un solo istante tra fisica e meta fisica, tra umano e sovrumano. E’ la realtà che fa appello ai sogni e gioca, almeno per una notte, civettuola e furbetta, a far sfoggio di sé.
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