Berlusconi? Adesso diventa… un Musical

Berlusconi? Adesso diventa… un Musical

Chi lo avrebbe mai detto… o forse, sì. Per l’ItaliaBunga BungaPer fortuna che Silvio c’èIl mio weekend con Vladimir. Eccoli, sciorinati uno via l’altro, i titoli delle canzoni che compongono parte della colonna sonora di – udite udite – Berlusconi.

Musical, quello in questione, interamente dedicato al quattro volte Primo Ministro Italiano, che ha di recente debuttato presso il Southwark Playhouse di Londra.

Non di Macbeth si tratta, insomma, ma tant’è!

Scritto da due big dell’industria britannica dell’intrattenimento, Ricky Simmonds e Simon Vaughan, lo spettacolo rimarrà in cartellone, fino al 29 aprile e – badate – alcune date sono già sold out.

Un successo, evidentemente, da cartellone. Difatti, la scheda che lo presenta online lo paragona niente di meno che ad Evita, storica biografia sulla seconda moglie del presidente argentino Juan Perón, con un pizzico, però, in più, di “acidità e stravaganza“. L’opera – prosegue la descrizione – promette di raccontare con “melodie impennate” e “ritmi coinvolgenti” la storia “quasi vera” di uno tra i leader politici “più carismatici, affascinanti e moralmente falliti del mondo“.

La produttrice dello show, Francesca Moody, ha anticipato al Guardian che protagoniste della narrazione saranno alcune, fra le numerosissime donne che hanno costellato e accompagnato la vita del Cavaliere. Il magistrato Ilda Boccassini (tanto per dirne una); l’ex moglie, Veronica Lario; l’immancabile mamma Rosa… Insomma, la tempra dell’uomo si evidenzia, attraverso una “potente lente femminista“; e non manca un’incursione, persino del presidente russo Vladimir Putin.

Un’intreccio di musica, balli e canti, quelli proposti al pubblico inglese, che tanto riavvicinano il nostro – noto anche per via della sempiterna abbronzatura – a due altre eminenze della politica più attuale: Boris Johnson, nell’ordine e l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

La sfida, ha puntualizzato la produttrice, “è raccontare Berlusconi come una persona reale, non come un cartone animato“. Impresa, per un personaggio perennemente sopra le righe come siamo avvezzi a conoscerlo, decisamente ardua, ma non del tutto impossibile…

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