Altro che Calzedonia, quello dell’intimo e dei suoi derivati è un mondo Oniverse

Altro che Calzedonia, quello dell’intimo e dei suoi derivati è un mondo Oniverse

Così crollarono… anche le ultime certezze. Quelle effimere, intendiamoci e veniamo a sapere che Calzedonia cambia nome. Esattamente. Il celebre marchio, da oltre 3 miliardi di euro di fatturato, si presenta, adesso, con il nuovo volto di Oniverse. Segno distintivo di un brand che comprende, allo status quo, una serie infinita di linee. Da Calzedonia, per l’appunto, a Intimissimi, Intimissimi Uomo, Tezenis, Falconeri, Signorvino, Atelier Eme, Antonio Marras e, dopo l’acquisizione di Cantiere del Pardo, Grand Soleil, Pardo e Van Dutch.

Sandro Veronesi aveva fondato l’azienda nel 1986 ma ora è giunto – si evince – il tempo per un restailing. Pertanto, gli stessi dipendenti sono stati chiamati a partecipare ad un concorso interno, per stabilire i ‘connotati’ della più aggiornata realtà. Contributo, quest’ultimo, teso a sottolineare l’importanza che ricoprono i collaboratori, in merito all’evoluzione e allo sviluppo aziendale.

Gruppo – va detto – che si è saputo distinguere a livello internazionale, realizzando il proprio fatturato per il 60% all’estero e la cui nota di maggior vanto va ricercata nella capacità di diversificarsi: dal “fashion al lusso, passando per la nautica e il food&wine“.

Riconoscibilità, volutamente racchiusa nella personalizzazione del termine inglese Universe, indice di spazio, di tempo e dei contenuti compresi in entrambi i concetti. Agglomerato di valori, oltre che di persone. Anagramma, allo stesso tempo, del cognome Veronesi, omaggio al creatore che “ancora guida lungo il percorso intrapreso, accompagnato oggi anche dai suoi figli“.

Egli stesso, del resto, ha dichiarato: “Il Gruppo ha saputo crescere costantemente. Oggi siamo una realtà con una grande storia, un universo in continua evoluzione, con diversi marchi, tutti caratterizzati da una propria identità. Per questo, la scelta di un nome che fosse indipendente e autonomo, ma che potesse rappresentare l’essenza di tutti. Vogliamo, infatti, che ogni marchio abbia la sua autonomia, pur restando parte di un Gruppo. Oniverse indica proprio appartenenza, ma anche libertà. Un insieme eterogeneo, composto da realtà differenti tra loro, ma parte dello stesso progetto“.

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