Conto alla rovescia per la ‘spesa del ritorno’
Un antico detto recita: “Passata la Festa, gabbato lo Santu“, come a dire che, in tempo di baldoria, tutti i buoni propositi… vanno a farsi benedire. E, magari, da una certa prospettiva, un po’ è così.
Può accadere, nei giorni compresi tra il Natale e il Capodanno, di abbandonarsi ai piaceri della tavola. Ci si lascia andare, insomma, alla faccia delle abitudini sane, del salutismo e bla, bla, bla… e pure della linea.
Accade e menomale, che stare costantemente ‘sotto regime’ non è, neppure questo, sano. ‘Semel in anno licet insanire‘, sostenevano – a tal proposito – i Latini. Insomma, una volta ogni tanto ci si può permettere di riporre buon senso, disciplina e via dicendo, per fare spazio ai piaceri; se non altro, quelli della gola E sia…
Poi, però, puntualmente e inderogabilmente, arriva il 7 di gennaio e, con lo scoccare del ritorno al quotidiano, può capitare che si prenda atto di aver ecceduto.
Poco male. Riparare, in queste circostanze, è sempre possibile. Occorre solo un buon carico di pazienza e… una saggia lista della spesa. Alimenti, da inserire nel carrello del supermercato, che ci riportino… lì dove eravamo rimasti. Certo, ogni caso è a sé ma alcuni cibi non dovrebbero mai mancare tra gli acquisti. Quali?
- Frutta e verdura di stagione, tanto per cominciare. Scelta che ripaga, anche dal punto di vista finanziario. In più, se si compra ‘a km 0’ se ne guadagna
- In quanto al pesce, trattasi di un’ottima fonte proteica, ricca di nutrienti. In particolare, salmone, sardine, sgombri… sono ricchi di Omega 3, fautori del buon funzionamento del sistema nervoso
- Indiscussa fonte di calcio, il latte è fondamentale, in una dieta che si rispetti. Meglio ancora se parzialmente scremato, per ridurne la componente di grassi
- Parlare di cioccolato significa fare riferimento agli antiossidanti. In più, funziona come rimedio naturale contro gli attacchi di fame e le crisi di tristezza. Unica regola: acquistarne esclusivamente di fondente, con almeno il 70% di cacao e mangiarne, al massimo, due quadratini
- 70 gr al giorno di quinoa e l’apporto di proteine è in salvo. Senza dimenticare le peculiarità, altamente sazianti
- Sì anche al pollo e alla carne bianca in generale, più leggera e digeribile della rossa
- Pochi grassi ed un abbondante carico di proteine pure per i fiocchi di latte, preferibili ad altri formaggi, più stagionati
- Tante fibre, invece, è quel che garantiscono i crackers di segale. Ne bastano 2 o 3 a merenda, magari e il gioco è fatto
- Niente di meglio delle uova per sentirsi in forma, da consumare nella quantità, al massimo, di 4 a settimana. Idem dicasi per i legumi. Sono necessari, punto
- Parmigiano Raggiano? Come spezza fame, una tantum, si può fare
- L’indice glicemico basso dell’Avena la rende estremamente funzionale, adatta per il benessere del corpo. Per la pelle, conviene investire, invece, sulla frutta secca. Ne basta un pugno per ritemprarsi
- Il pane integrale è da preferire a quello raffinato e – udite, udite – persino il burro di noccioline, per via del quantitativo di arachidi in esso contenuti, è benvenuto nell’elenco, purché consumato in dosi ridotte
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