S come… Matrimonio!
Matrimonio? Decliniamolo con la S, vale a dire le regole – poche ma essenziali – tramite le quali stabilire il menù più adatto alle nostre esigenze, atto ad accontentare eccentricità e richieste degli invitati, senza prescindere – ovvio – dai gusti personali e dal tema stabilito.
Dunque, eccola, tutta la serie di criteri, varco che si apre verso scelte consapevoli e di stile…
S come… Stagione
Ragioniamo, non ha senso proporre piatti troppo pesanti o dalle temperature elevate, in estate; né, parimenti, leggeri o freddi in inverno. Bisogna adeguarsi, anche nella scelta delle portate, al clima, privilegiando i prodotti che rientrino esattamente nel periodo: freschi, saporiti e genuini.
S come… Stile
Secondo criterio è tenere sempre presente lo stile della Cerimonia, variabile tra classico, moderno, rustico, elegante, informale. Presentazione e sapori andranno, quindi, pensati per bene. Si va dai suggerimenti della tradizione locale, servendo magari primi e secondi su supporti in terracotta o legno, all’uso della porcellana o del cristallo, nelle occasioni, invece, estremamente eleganti.
S come… Sapore
Il Sapore di ciò che si assaggia a tavola è, sicuramente, un altro parametro di cui tener conto. Il cammino da percorrere è, pertanto, alla ricerca di armonia ed equilibrio. I contrasti? Validi, sì, ma fino ad un certo punto. No agli eccessi che rischiano di stancare il palato, di coprire l’alternarsi, in bocca, delle sensazioni; di annoiare, se non, addirittura, creare problemi di digestione. Bisognerebbe, in linea teorica, titillare i sensi, in un’alternanza di delicato e intenso, dolce e salato, croccante e morbido, in modo da creare diversificazione e, con essa, piacevolezza. Tenendo anche presenti – va detto – le eventuali intolleranze o allergie degli invitati e prevedendo – nel caso – una serie di alternative.
S come… Servizio
Da effettuarsi al tavolo, a buffet, oppure misto. Deve essere scelto, quest’ultimo, in base al numero degli ospiti, allo spazio disponibile, all’atmosfera che si intende ripercorrere. Dato per presupposto che il più formale e ordinato richiede più personale e tempo. Il secondo è, di norma, informale e dinamico, ma impone estrema attenzione e organizzazione. Il terzo, compromesso tra i due, si adatta in particolare alle Celebrazioni con molti invitati e al susseguirsi dei diversi momenti di cui si compone una giornata tanto complessa.
S come… Sorpresa
Il tocco che fa rimanere a bocca aperta. La novità, l’inaspettato, che poi si rende indimenticabile. Che si tratti di un piatto speciale, con un significato particolare per gli sposi, o che richiami il luogo o il tema delle nozze. Un’animazione, pure; un taglio della torta spettacolare, un buffet dal timbro esotico… Non invadente né, tanto meno, scontato ma rispettoso del contesto e di quel che si è studiato per tutto il resto. Elemento aggiuntivo, niente affatto necessario ma, proprio per ciò, d’eccezione.
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