City car ‘next -gen’: la sfida è aperta
Sono piccoline, ad emissione zero, iper-tecnologiche e non rinunciano alla seduzione di quel tanto di vintage, che le rende universalmente desiderabili.
Stiamo parlando delle auto elettriche – ultima nata, nella categoria, la Nuova 500 targata Fiat – capaci di far dialogare maturità tecnica e stile, in un compendio da fare invidia anche alle vetture più blasonate. Design diversi, secondo gli individuali canoni stilistici, ma coniugate dall’obiettivo comune di stupire e ‘piacere’ a chi, al volante, si trova a guidare una city car ‘next -gen’.
Un sguardo al passato…
Ed è proprio dalla 500 che inizia il viaggio…
In questa versione, denominata “La Prima”, offre, la piccoletta, con le due porte e la capote in stile ‘cabrio’, spazio al cielo aperto. Un richiamo alla tradizione, come anche per la MINI che, con tanto di griglia carenata, conserva i dettagli British di cui va tanto fiera.
Honda, invece, fa i conti con se stessa. Il paragone potrebbe essere, ad esempio, con la Civic degli anni ’70.
…parliamo di potenza
Il modello del Lingotto – anche in questo caso – si rifà ad una piattaforma inedita: trazione anteriore e livello di potenza, con 87 kW 118 CV di massima. 0-100 km/h, in 9 secondi netti. Questi i fatti.
E se MINI si basa sulla piattaforma Ukl1 del gruppo BMW, per tutte le auto a trazione anteriore e motore trasversale, Honda poggia su una piattaforma apposita, sviluppata per i veicoli elettrici, a motore e trazione posteriore.
Proprio quest’ultima, sprigiona 315 Nm di coppia, con motore posto sulle ruote posteriori, a magneti permanenti. Doppi i livelli di potenza: 100 kW (136 CV) per l’allestimento di partenza e 113 kW (154 CV) per la Honda e Advance.
Cambia anche l’accelerazione: 0-100 km/h in 8,3 secondi, contro i 9,5 secondi della versione meno potente. In entrambi i cas,i però, la velocità massima è pari a 145 km/h.
Discorso differente per MINI Cooper SE. Qui il motore elettrico è situato sotto il cofano anteriore: 135 kW(184 CV), con un valore di coppia massimo di 270 Nm. Dunque, nello 0-100 km/h, si arriva a 7 secondi.
Modello | Potenza | Coppia | 0-100 km/h |
500 elettrica | 87 kW | – | 9 sec |
Honda e | 100 kW/113 kW | 315 Nm | 8,3 sec, / 9,5 sec. |
MINI Cooper SE | 135 kW | 270 Nm | 7,4 sec |
Pacchetto batterie: una gara a chi resiste di più
In quanto a capacità, la supremazia è indiscussa. 42 kWh, la nominale per Fiat, dichiarando circa 320 chilometri di autonomia. La maggiore, rispetto alle tre.
Honda rilancia – merito di Panasonic – con i suoi 35,5 kWh (ed effettiva di 32 kWh), con un’autonomia, nel ciclo WLTP, che varia tra i 205 km ed i 220 km, grazie all’alternativa, da 136 CV.
Medaglia di bronzo per MINI. 32,6 kWh di capacità nominale (quella reale è di 28,9 kWh). Per un’autonomia dichiarata intorno ai 235 km con ciclo WLTP, la reale dovrebbe attestarsi intorno ai 200 km.
Modello | Capacità nominale | Capacità effettiva | Autonomia dichiarata |
500 Elettrica | 42 kWh | – | 320/- km su ciclo WLTP |
Honda e | 35,5 kWh | 32 kWh | 205/220 km su ciclo WLTP |
MINI Cooper SE | 32,6 kWh | 28,9 kWh | 235/270 km su ciclo WLTP |
Tempi e modalità di ricarica
Qui la sfida si fa accesa…
Se la 500 elettrica permette la ricarica in corrente continua con presa Combo2, nei fast charger, con un picco di 87 kW e picco in potenza alternata di 11 kW, la MINI può assorbire fino ad un massimo di 50 kW in corrente continua, tramite presa CSS Combo. Dunque riesce a ricaricare dallo 0 all’80% in 35 minuti, mentre con la più comune trifase Tipo 2, riesce a sostenere fino ad un massimo di 11 kW, in corrente alternata.
Honda – dal canto proprio – permette un assorbimento massimo di 7,4 kW per la presa Tipo 2 in corrente alternata. Mentre, in corrente continua, la giapponese permette sino a 100 kW di potenza di picco. Dunque, con una fast charge consueta da 50 kW, serve mezz’ora per ricaricare dallo 0 all’80%.
Tra l’altro, peculiarità made in Japan, durante le soste si possono sfruttare gli schermi posti sull’abitacolo e la connessione Wi-Fi, per poter guardare video o addirittura distrarsi con i videogames.
Modello | Picco di ricarica in Corrente Continua | Picco di ricarica in Corrente alternata |
500 Elettrica | 87 kW | 11 kW |
Honda e | 100 kW | 7,4 kW |
MINI Cooper SE | 50 kW | 11 kW |
Passiamo alle dimensioni…
Come accennato, Honda opta per due differenti filosofie, in termini di trazione. Scelte opposte, che tuttavia mantengono connotazioni assai simili. Honda e si presenta, quindi, lunga 3,89 m per 1,75 m, con un’altezza di 1,51 m ed un passo di 2,52 m. MINI Cooper le fa eco, con una lunghezza di 3,85 m per una larghezza di 1,72 ed un’altezza di 1,45; mentre il passo è più corto: 2,49 m.
Peso? Se MINI dichiara 1365 kg a secco, l’antagonista sale sulla bilancia, con un peso, in ordine di marcia, di 1550 kg.
Come si dice: “Tra i due litiganti...” E’ così che l’italiana è, decisamente – valore aggiunto – la… più minuta. E’ lunga infatti 3,63 metri, larga 1,69 ed alta 1,48 metri.
Modello | lunghezza | larghezza | altezza | Passo |
500 Elettrica | 3,63 m | 1,69 m | 1,48 m | 2,32 m |
Honda e | 3,89 m | 1,75 m | 1,51 m | 2,52 m |
MINI Cooper SE | 3,85 m | 1,72 m | 1,45 m | 2,49 m |
…infine, il bagagliaio
MINI vince su Honda, per quanto concerne gli spazi di contenimento. L’inglese raggiunge quota 211 litri, che diventano 731, abbattendo il divano posteriore. La rivale, invece, si ferma a soli 171 litri, che raggiungo quota 861, con i sedili abbattuti. Merito o demerito di trazione posteriore e posizionamento del pacco batterie.
Fanalino di coda per 500 elettrica, che si ferma a quota 185 litri. Ma, siamo sicuri, questa è una storia ancora tutta da scrivere…
Modello | Capacità bagagliaio | Capacità bagagliaio con sedili abbattuti |
500 Elettrica | 185 litri | – |
Honda e | 171 litri | 871 litri |
MINI Cooper SE | 211 litri | 731 litri |
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