Speziato come…?
Dire spezie, spesso, significa esaltare i sapori, ridimensionare la quantità di sale da adoperare e conferire un certo ‘non so che’ ai piatti che decidiamo di portare in tavola, più o meno complessi o elaborati. E le spezie – questo lo abbiamo oramai imparato – possiamo davvero adoperarle dove crediamo, armati anche di un certo grado di creatività che male, si sa, nella dimensione della cucina, non fa mai.

Volete qualche dritta? Allora, ecco a voi…
ll Cocktail speziato è un cosiddetto pestato, ideale da consumare come after dinner. Un drink dalla preparazione immediata, talmente semplice da potersi eseguire anche in casa, nel giro di soli 10 minuti.
Con i biscotti a forma di omini abbiamo, oramai, preso dimestichezza, avvezzi a confezionarli per il Natale, magari serviti accompagnati da una tazza di tè, oppure appesi all’Albero, nel ruolo di iconici figuranti delle Feste. Gingerbread cookies è il nome della ricetta anglosassone ma, con il trascorrere del tempo, hanno saputo farsi strada anche qui da noi.
Sempre in tema di dolci, gli Apple rolls conservano senza ombra di dubbio un elevato grado di golosità. Dolcetti lievitati, nella fattispecie, o meglio girelle ripiene, che nel cuore conservano una crema di burro, zucchero e cannella. Una merenda impareggiabile, arricchita, peraltro, da cubetti di mele e noci pecan tritate.
Chi ama le Capesante e quel loro carattere vagamente esotico non può non assaggiarle, condite con bacon e pepe verde; antipasto veloce, sfizioso e originale. Un piatto di pesce pronto in meno di 20 minuti, da presentare per una cena tra amici o in un’occasione di festa.
Dolci? Salati? ‘Questo è il problema…‘. Senza scomodare il buon Shakespeare, i Macarons salati (sale rosa dell’Himalaya, sia chiaro) al pepe, con mousse di salmone e finocchietto si predispongono come pietanza dalle svariate letture. Di sicuro, sorprendente, laddove un tipico dolcetto della pasticceria francese si trasforma, per sua stessa volontà, in un gradevole finger food di inizio pasto.
‘Piatto ricco mi ci ficco!‘, tanto per rimanere in argomento di citazioni. Così, l’Arrosto di vitello al curry con cipolline costituisce un secondo di carne, rivisitato – tuttavia – e arricchito da un’armonia di sapori, a cominciare dalle cipolline borettane, ai piselli, alle carote, etc… inconfondibile, che lo rendono ancor più prelibato della sua lettura più classica.
Risotto zafferano, salsiccia e raspadüra: questo il titolo e pure l’opera, di tradizione espressamente lombarda, dalla resa corposa e dai tratti confortevoli. Da gustare in particolar modo nel corso della stagione fredda, si presenta come la pietanza ideale, in occasione del pasto domenicale.
A sua volta, la Tartare di manzo con nastri di carote, melagrana e sedano assembla alla morbidezza della carne le verdure croccanti, in un irresistibile mix. Incontro inedito di sapori, quello appena descritto, in grado di sorprendere, anche per la rapidità con cui lo si prepara. Il risultato? Indimenticabile.
Perché non aggiungere, allora, in questo lungo elenco, Gamberi e calamari con verdure al forno? Mangiare sano, d’altra parte, non vuol dire rinunciare ai sapori. Dunque, ben quattro ingredienti, nel caso in analisi, si abbinano tra loro come in un coro ben progettato, ricoperti da un delicato strato di pangrattato e da una serie di spezie, che fanno del piatto un unicum.
Il Controfiletto di manzo con riso e spezie – proprio per non uscire di tema – è una ricetta dal tocco etnico, tra quelle che meglio e più a lungo rimangono impresse nella memoria. Da servire come portata unica o nelle vesti di secondo, farà comunque, a tavola, la sua bella figura.
Compota de fruta: non sapete cosa sia? Semplice, di altro non si tratta che di una preparazione a base di frutta mista, cotta e aromatizzata, da gustare in veste di merenda o dessert. Dolce e profumatissima, possiede il dono di è riscaldare l’umore, nelle giornate di gelo.
Parlando, invece, di salse, il Chutney speziato, originario del sud est asiatico, corrisponde, in pratica, ad una confettura dai tratti intensi ed aromatici e dal gusto agrodolce, adoperata, in genere, per accompagnare secondi di carne e formaggi.
Tornando ai dolci, le Frittelle di zucca, soffici e golosissimi bocconcini di pasta lievitata, con tanto di zucchero e spezie regalano il meglio se assaggiate calde, contaminando di sorrisi persino le giornate più uggiose.
Speziato – ovvio – anche il Cake al pain d’épices, dolce che prende le mosse direttamente dal Pan speziato d’origine alsaziana, assai diffuso in Francia e con la particolarità di contenere nell’impasto un mix di aromi, dalla cannella allo zenzero, alla noce moscata, che lo rende particolarmente consono ad una colazione o una merenda speciale.
Altro giro, altra corsa, il Baklava risulta squisito, grazie agli strati di pasta fillo e frutta secca intrisi in uno sciroppo di miele. Una meraviglia, che caratterizza le terre di Turchia e Grecia e larga parte dei Paesi medio orientali e balcanici.
Super classico, il Vin brulé – tipico di quando fuori c’è la neve – riscalda e ritempra, per mezzo del vino rosso corposo che lo compone, le spezie, gli agrumi, lo zucchero e il profumo inconfondibile che porta con sé, che tanto parla del Natale.
Nella Contea delle Fiandre sono, d’altra parte, consumati solitamente gli Speculoos, famosissimi da queste parti e riservati alla colazione o al momento della merenda. La ricetta è facile e l’impasto è arricchito – secondo consuetudine – da cannella, zenzero in polvere, chiodi di garofano e noce moscata.
Chiudiamo, infine, il capitolo con un sempreverde, vale a dire i Biscotti salati con semi e spezie. Friabili stuzzichini, da proporre come aperitivo o come piccola entrata, in occasione di una cena tra amici. Chiaro, qui ogni scelta è personale, di rigore e conferisce un retrogusto particolare e selezionato, a seconda dell’ingrediente sul quale si decida di virare.
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