Avigan vs. Coronavirus – tra ipotesi e certezze
Tra ipotesi e certezze, Avigan vs. Coronavirus
Il Ministro Roberto Speranza, dopo aver avuto un incontro con il direttore dell’Agenzia Italiana del Farmaco, ha annunciato il via libera alla sperimentazione
Da farmaco “social” a farmaco “rivelazione”. E’ partito tutto con un video, postato da un imprenditore romano, avvezzo a frequentare il Giappone. Il filmato ha iniziato a circolare su WhatsApp e a destare curiosità, se non addirittura uno spunto di riflessione. Per le strade del Sol Levante, le persone familiarizzano con uno stile di vita ‘normale’. Hanno ancora indosso le mascherine, ma si percepisce che qualcosa è cambiato… un’evidenza, che parla da sé. Così, da Tokyo all’Italia, si fa strada l’Avigan, ed i benefici ai quali pare faccia capo.
In Oriente, l’antivirale è conosciuto sin dal 2014. Prodotto dallaToyama Chemical di Fujifilm, fa leva su un principio attivo: il Favipiravir. I medici lo prescrivono contro le forme influenzali provocate da virus nuovi o riemergenti, nel caso in cui differenti prodotti non risultino efficaci. Il medicinale, ancora privo di autorizzazione, in Europa come negli Stati Uniti, è ora al vaglio dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, che ne ha avviato l’iter per la sperimentazione. Potrebbe essere questa, infatti, la via per arrivare a domare il Coronavirus.
L’Aifa autorizza la sperimentazione sull’Avigan, la Lombardia si propone come capofila del progetto
“Il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, mi ha comunicato che, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, il Comitato sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca, per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia. Nei prossimi giorni i protocolli saranno resi operativi, come già avvenuto per le altre sperimentazioni in corso”.
Con queste parole, il Ministro Roberto Speranza apre le porte,insieme con Aifa, al raggiungimento di quello che, ormai è, a tutti gli effetti, un obiettivo comune.
Già a partire da oggi, è ferma l’intenzione del Governatore lombardo, Attilio Fontana, di attivare l’opera degli scienziati, a cominciare dalla regione più colpita d’Italia:
“Il nuovo farmaco Avigan, non si sa se funzioni o non funzioni, ma adesso potrà essere testato, grazie alle sollecitazioni che abbiamo inviato a Roma, perché venisse immediatamente sperimentato. E la sperimentazione, grazie all’ok dell’Aifa, inizierà immediatamente in Lombardia, già da domani, e speriamo che contribuisca ad eliminare questo maledetto virus”.
Disponibile anche il Veneto. “Se c’è anche solo la minima possibilità, io sono convinto che si debba precedere“. Così, il Governatore Luca Zaia.
L’Aifa autorizza la sperimentazione sull’Avigan, l’avvertimento dell’OMS
Entusiasmo, quello dei Governatori italiani, smorzato, tuttavia, dall’OMS. Non esistono, finora, trattamenti che si siano dimostrati efficaci contro il Covid-19, spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e ricorda che bisogna sperimentare nel modo giusto, al fine di non causare ulteriori danni.
Del resto, risposte di qualità in tempi rapidi sono quelle che si attendono, ed è a tal fine la messa a punto del progetto “Solidarity”, intesa ad implementare, grazie alla collaborazione di più Paesi, le conoscenze già in atto.
Lo studio cinese
In Cina, il Favipiravir è stato testato su 340 inidividui, sintomatici del Covid-19. I risultati parlano chiaro. Grazie al farmaco, i pazienti accellerano i tempi di reazione: 4 giorni anziché 11. Ci sarebbe di più. Il 91 % dei presi in considerazione mostrerebbe, ai raggi x, polmoni meno danneggiati.
Fatti che ci fanno ben sperare. Non esistono, tuttavia, studi clinici a supporto. Come spiega il Corriere della Sera, il medicinale è stato testato su pazienti con sintomi lievi. Si tratta, insomma, di dati positivi, sì, ma incompleti. Lacune, che solo la sperimentazione potrà colmare.
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