La buffa vicenda del collezionista… di infradito

Succede di tutto, ma proprio di tutto nel mondo. E quando pensiamo di averne sentite ‘abbastanza‘, siamo pronti, invece, ad ascoltarne… di ancora peggio. L’ultima news arriva dalla Thailandia. Qui un ragazzo è stato arrestato, reo di aver sottratto le ciabatte dei propri vicini.

Concupiscenza… libido sfrenata, dal momento che le infradito erano destinate a folli notti di sesso.

Theerapat Klaiya – questo il nome del 24enne, protagonista della storia – presenta un evidente debole per le flip-flap. Una passione ‘morbosa’, che lo ha condotto a farne incetta, fino ad un calcolo di ben 126 paia.

La vicenda è avvenuta a Nonthaburi, a non più di 20 Km a sud di Bangkok.

Ad incastrare il ‘ladro seriale’, le telecamere di videosorveglianza, installate subito fuori l’abitazione della sua ultima vittima.

Una volta perquisita la casa del giovane, gli agenti si sono trovati di fronte ad un’invasione di sandali. Il risultato di una collezione attenta e meticolosa; una refurtiva, ottenuta attraverso un lavoro certosino di ricerca, durato due lunghi anni.

Di qui, la procedura. Una sorta di liturgia che, di volta in volta, si ripeteva, sempre uguale a se stessa. Inviolabile nella prassi. Sempre evidentemente afrodisiaca.

Indossava, dapprima, le pantofole. Poi, dopo averci passeggiato per ore, se ne spogliava e iniziava ad eccitarsi, coccolandole e strusciandosele addosso. Il preludio, prima del rapporto ‘completo’.

La polizia ha mostrato, in Conferenza Stampa, l’inaspettato assortimento.

Secondo quanto dichiarato dalle Forze dell’ordine ai media locali, l’indiziato – che si è macchiato anche di aver infranto il coprifuoco, dato dal Coronavirus – riscontrava già una serie di precedenti: “Dopo aver fermato il sospettato, abbiamo scoperto che era già stato arrestato, l’anno scorso, per aver saccheggiato le infradito in un altro distretto. Ha ammesso di aver rubato per scopi osceni ed è detenuto presso la nostra stazione di polizia, fin quando non dovrà apparire in tribunale, per il processo”.

A piedi scalzi? Ci domandiamo noi, con un pizzico di malizia.

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