Gas esilarante: il nuovo metodo per le donne in travaglio
Siete in procinto di partorire? Ebbene, sappiate, care donne, che l’ultima trovata in fatto di gravidanza prevede, nel frangente del travaglio, l’uso di gas esilarante.
Un’opzione sicura, a quanto affermano gli esperti.
Lo studio, al riguardo, è stato condotto dai membri della University of Colorado College of Nursing e del Department of Anesthesiology presso l’Anschutz Medical Campus (USA) e ha viste coinvolte 460 donne incinte.
Come sollievo al dolore, alle prese in esame è stato fatto inalare ossido di azoto – gas N20 – durante la fase pre-parto. Stando ai risultati, per il 31% delle pazienti, il metodo ‘alternativo’ si è rivelato totalmente efficace, mentre il restante 69% – non paga – ha dovuto ripiegare su un’altra forma di antidolorifico: l’epidurale, piuttosto che sostanze oppioidi.
“L’ossido di azoto è un’opzione utile e sicura, da usare come analgesico, negli Stati Uniti”, ha dichiarato la dottoressa Priscilla M. Nodine. “E, per alcune donne, durante il travaglio. E’ tutto ciò di cui hanno bisogno“.
Epidurale e anestesie spinali restano – come si accennava – i metodi incontrastati per contravvenire ai dolori del parto, in alternativa ai più popolari oppioidi. Ma i possibili effetti collaterali, sia per la mamma sia per il feto, spingono a cercare più in là.
La ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Journal of Midwifery & Women’s Health, apre quindi le porte a nuovi metodi: altrettanto validi, innovativi, dai rischi meno evidenti.
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