Il ritorno dei baffi. E stavolta sono ’70s revival
Baffi o mustacchi – ad indicare i peli che ricoprono il labbro superiore. Protagonisti, dal 300 a.C. del volto maschile, si portavano rasati a metà, come i capelli, secondo la cultura kurgan dell Eurasia. In tempi più recenti, hanno finito per identificarsi con le fattezze dei militari. A ogni Paese, reggimento e ceto sociale corrispondeva uno stile.
Le classi poco abbienti, piuttosto che i più giovani, li portavano ‘meno elaborati’. Via via, si componevano più articolati, fin quando non era lecito far crescere addirittura la barba. E se, nel secondo post-guerra, a dettar moda erano i personaggi illustri della politica, da Stalin a Peppone (celebre protagonista delle storie di Guareschi), per non parlare di quelli, famigerati, di Adolf Hitler, durante i sixsties vennero bandidi, per dar spazio alle chiome. I ’70 si sono caratterizzati dal ritorno in campo dei ‘nostri’, quasi fossero un must have, segno improrogabile di virilità.
Così, tra alti e bassi, si è scivolati in un andirivieni, che è sfociato nella rivincita degli hipster di ultima generazione, che, nell’accezione assoluta, si determina come ‘anticonformisti’.
Dopo i giovani bohémien dei quartieri bene, è ora la volta del revival. E, dal cassetto, si recupera il dimenticato baffo in stile, appunto, ‘poliziottesco’. Da Harry Styles a Justin Bieber, sono numerose le Star che hanno voluto riproporsi, rieditando il proprio look.
L’etreno dilemma: “meglio glabro o ‘arredato’ di peluria?” riemerge, insomma, trascinando con sé le curiosità e le chicche del caso. E finendo per interessare un po’ tutti i maschi, trasversalmente. Una tendenza, già in pieno fermento nel 2019 e che, adesso, pare prendere piede, in maniera più sistematica.
Baffi si, baffi no… Dagli autorevoli, alla Tom Selleck fino a quelli, appena accennati, alla Michael Caine, sono parecchie – lo accennavamo – le celebriities che hanno optato, per dare timbro alla propria immagine, per la prima opzione; almeno in un certo momento della propria carriera. Così Eddie Murphy, Robert De Niro, Bill Murray, Daniel Craig, Robert Downey Jr., lo stesso Tom Hanks… per non parlare di Kevin Costner, Ryan Goslin, Jude Law, tra i più recenti.
Come non menzionare, in merito, attori del calibro di Clark Gable o Burt Reynolds, che ne hanno caratterizzato il successo personale? Li indossa James Franco, li sfoggiava Freddy Mercury. Se ne veste Orlando Bloom, se ne è servito Sean Connery… e la lista si fa infinita, tra interpreti, sportivi, cantanti e quanti altri. Da John Travolta a Groucho Marx. Dal ribelle Matt Dillon, all’intramontabile George Clooney. E poi, ancora, Chaplin, Dalì… e perfino l’investigatore belga ‘più sornione di tutti i tempi’: il famigerato Hercule Poirot.
Tutti, armati di un convincimento: che fanno ‘sexy‘. Vestono, insomma e, se ci si stanca, basta un passaggio di forbice o un colpo di rasoio e via, si può sempre tornare indietro.
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