Carnaby Street resuscitata… dai Diavoli del Rock

Carnaby Street resuscitata… dai Diavoli del Rock

A.A.A. Amante della buona musica cercasi‘. Se fosse un annuncio su un quotidiano potrebbe suonare così, con tutti gli allegati del caso. Vale a dire: Swinging London rieccoti qui.

Forse niente (la, ndr.) illustra, meglio della stretta e corta Carnaby Street, piena zeppa di boutiques, dove le ragazze e i ragazzi comprano il proprio abbigliamento…

Situata nel quartiere di Soho, nei pressi di Oxford Street, nell’800 la via rappresentava il cuore di una tra le zone più malfamate di Londra. Almeno così racconta Charles Dickens, nel suo terzo romanzo, protagonista Nicholas Nickleby.

Carnaby Street negli anni ’60

Un indirizzo che, tuttavia, seppe ricavarsi la propria rivalsa. Opera, assai probabilmente, di un giovane talento scozzese, John Stephen che, nel 1958, decise di aprire proprio qui il primo negozio di abbigliamento. Un’intuizione ‘geniale’, dal momento non solo che, per la prima volta, il vestire delle figlie prendeva le distanze da quello delle rispettive mamme ma capi femminili e maschili erano messi, in termini di importanza e potenziale economico, sullo stesso piano.

Se, inizialmente, il posto si fece eco tra i seguaci dello stile Mod, fu nel ’66 che avvenne la svolta. La rivista statunitense Time pubblicò un primo servizio al riguardo e prese il via un’affluenza incalcolabile. Ad accrescere la notorietà della location, psichedelica, tre pellicole che, del nuovo stile della Capitale Britannica seppero farne un’effige: AlfieModesty Blaise e Blow-Up.

Divenne, così, ben presto, il luogo d’ispirazione per negozi di musica indipendente, boutique e stilisti – chi non conosce Mary Quant? – rivoluzionari.

E fu sempre qui che si avviò, nel compimento dei passi d’esordio, la band ‘dannata’ per eccellenza. I cattivi di turno, per dirla in maniera colorita. I rivali acerrimi (che il gioco delle parti fa comodo a tutti) dei ‘bravi ragazzi’ per antonomasia: i Beatles. Nel tempo ci siamo resi conto che non era proprio così. Ma questa è un’altra storia…

The Rolling Stones

Adesso, a mezzo secolo di distanza, sta per aprire un negozio ufficiale, interamente dedicato alla promozione dei Rolling Stones e della loro storia. Inaugurazione il 9 settembre 2020, gli avventori potranno acquistare magliette, spille, cimeli, vinili e oggettistica varia, contrassegnata dall’immancabile lingua, icona e simbolo del gruppo.

L’apertuta del flagship store, dal nome emblematico: RS No. 9 Carnaby – è situato infatti al civico 9 dell’ormai nota via – è stata promozionata, con tanto di video su YouTube. Alle collaborazioni con rinomati marchi internazionali, da Stutterheim (soprabiti) a Baccarat (cristalleria) si aggiunge un merchandise unico.

Persino gli arredamenti e l’architettura sono stati progettati, secondo lo spirito di Mick Jagger & Co. Rosso e nero la fanno da filo conduttore, laddove, sul pavimento, in vetro, sono sparsi testi di canzoni; mentre nei camerini sono in bella vista opere d’arte, legate agli album più famosi.

Soho ha sempre rappresentato la musica rock e così Carnaby Street è l’ideale per il nostro negozio“, fanno sapere i diretti interessati. Un’operazione, che finisce per coincidere con un disegno di rilancio più ampio, in cui l’area urbana più rock di tutti i tempi possa riprendersi, a pieno diritto, l’identità di cui era stata insignita in passato. Relegata allo shopping, si perde, attualmente, tra le numerose altre… e dire che rappresentava la summa dell’originalità.

LEGGI LE ALTRE NEWS NELLA SEZIONE CELEBRITA’

LEGGI ANCHE: Vai a pranzo? Paga il Governo. La trovata tutta ‘British’ per aiutare i ristoranti

Commento all'articolo