‘Così magra non fai ridere’: Katia Follesa e quei 20 Kg imperdonabili
20… di meno. Non di anni stiamo disquisendo, giacché è impossibile disfarsene, bensì di chili. Quelli, per dirla tutta, che arredavano ‘burrosamente’ le rotondità di Katia Follesa. Un dimagrimento, operato nei mesi recenti, motivato – anche – da questioni mediche: “Il peso incide moltissimo sul mio stato di salute“, ha spiegato la conduttrice – che soffre, tra l’altro, di cardiopatia – tenendo a sottolineare come la perdita di forma fosse riconducibile alla gravidanza. “La verità è che io resto io, anche con la taglia 40. Ho perso 18 chili, ma non sono cambiata“. E, ancora: “I dottori che mi seguono si sono molto raccomandati, anche perché più si va avanti con gli anni e più è necessario controllare il peso, appunto. Altrimenti è come sovraccaricare ogni volta il cuore“.
Ok, vi starete domandando. ‘ma perché tanti dettagli?’ ‘Quale il motivo per tutte queste spiegazioni?’. E’ presto detto. Ancora una volta, a scatenare la bagarre, gli aspri commenti – gratuiti e del tutto improduttivi – ricevuti, via Social, dalla 44enne. “Non sono una che bada alle critiche, di solito. Sarà che non ne ricevo tantissime, ma andare a intaccare la mia professionalità, per via del mio aspetto fisico, mi ha fatto davvero male“. Il reato attribuitole? Semplice, il fatto di non ‘essere più la stessa’. Di aver perso, in sintesi, oltre al peso, anche la verve. “Siccome non possono dire ‘fai schifo, stavi meglio prima’, allora ti dicono che da magra non fai più ridere come prima“.
Vale a dire, legittimare l’equazione secondo cui la simpatia si misura in etti. E se è dato per certo – volendo parlare seriamente – che la rappresentazione corporea è in grado di ‘espandere’ concetti che, altrimenti, rimarrebbero velate intuizioni, è pur vero che, in questo caso, di massimi sistemi trattasi e di null’altro.
“Sono tornata al peso che avevo all’inizio del mio lavoro e che considero il mio peso forma: 52 chili“. specifica la 44enne.
Occhiali da sole neri a riparare gli occhi, indosso un costume bianco, intero. Il ‘pomo della discordia‘ risiedeva lì, nello scatto ricavato, questa estate, a largo dell’isola di Spargi, dove Katia si era recata in vacanza con la famiglia. Tanto è bastato per scatenare l’insurrezione. E se, dapprima, ci si è limitati ad un: “Sei dimagrita?“, via via gli epiteti si sono resi sempre più incisivi e denigratori. A sedare il malcontento non sarebbe bastato neppure il messaggio, dalla cifra quanto mai ironica, postato dalla ‘nostra’: “Si sì, mi piaccio da morire col costume bianco!!!”
“Nei commenti mi hanno scritto che per essere dimagrita così avevo fatto sicuramente il bypass gastrico, che non era possibile e via dicendo…”. A colpirla – prosegue – è stata soprattutto la ferocia, l’aggressività con cui il Web ha interagito. “Secondo me, poi, questi criticoni o leoni da tastiera sono solo persone ignoranti. Ma quando sono andati a colpire la mia professione, allora ho detto, no“.
Tra le righe si legge: “sei come tutte le altre” o, ancor peggio, “da quando sei magra non fai più ridere“.
Ad onor del vero, non sono mancati complimenti, richieste di consigli per quanto riguarda la dieta e moti a difesa della comica, ma infastidisce comunque il ronzio disturbante di chi parla dalla sua postazione senza volto, per il solo piacere di ferire.
“Ho perso peso, ma non la mia autostima. Per questo non voglio essere criticata in maniera ingiusta, specie dalle donne, che dovrebbero essere mie alleate“, ha aggiunto la bionda professionista e, da quel che è, ha reagito con l’intelligenza e quel pizzico di malizia che le si confanno. Sull’onda di un altro argomento, assai caro al body positive, giocando a unire con un pennarello i brufoli che le erano comparsi sulla fronte: “Volevo vedere se unendo i puntini della mia costellazione sarebbe venuta fuori una forma strana“, ha lasciato scritto.
E chi vuol capire capisca. Haters compresi.
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