Una domenica come tante…
Cosa fareste voi di domenica? Come decidereste di trascorrerla? La giornata assolata, le temperature ancora calde, merito di un clima anch’esso folle; la voglia di evadere dall’aria, satura di tensione, che si respira ascoltando i Tg e la sensazione, sempre più concreta, che più di qualcosa ci stia sfuggendo di mano.
Perché, dunque, non salire in macchina e incamminarsi in direzione del litorale? Una passeggiata lungomare, tutto qui. Del resto, non ha mai fatto male a nessuno. Peccato che a pensarlo siano stati in molti. Troppi, dati i tempi.
Così ci si ritrova, in questa ‘calda e assolata domenica novembrina’, alle prese con una ressa di persone ad affollare il lido di Ostia. Già dalle prime ore del mattino si registravano code sulla Cristoforo Colombo e verso pranzo ristoranti – quasi tutti prenotati fino alle 16 – e spiaggia erano sotto scacco dei turisti dell’ultima ora. Si sono impossessati di ogni centimetro di bagnasciuga, e ‘chissenefrega‘ del distanziamento, basta con ‘sta mascherina… Dal Curvone al chiosco Hakuna Matata; dal Pontile a piazza Anco Marzio, al centro cittadino… si è trattato di un vero assalto.
Chi, in costume, rubava gli ultimi scampoli di Sole; chi, bambini al seguito, ne approfittava per portare a spasso il cane, o magari era esattamente il contrario. Regole? Ah… sì… boh!
E se da una parte a trarre un sospiro di sollievo sono le strutture che di questo campano, dall’altra sono ancora i numeri a parlare: 32.616 nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore, in rapporto ai 191.144 tamponi eseguiti e 331 decessi.
Il Covid, il lockdown, i DPCM… il punto è che la gente si è persa. Andare sì, ma andare dove, verso cosa? Da che parte orientarsi?
Così ci si muove goffi, smarriti, abbarbicandoci, forse, alle ultime certezze che ci sono rimaste in mente, come quel mare che ci ha protetti quest’estate, avamposto sicuro, a fronte del rischio di contagio. Siamo folli o supereroi? Spericolati o stufi? Talmente pregni di sconforto da doverlo sfogare, in qualche modo, costi quel che costi.
Domande, che si accavallano e che tracciano un panorama sempre più desolante.
Milano è blindata. In Toscana, il pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Empoli ha dirottato sulla struttura di Careggi i nuovi pazienti in arrivo, eccezion fatta per i codici rossi. ’Chiuso’ per sovraffollamento. Il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, parla di “strage annunciata“, mentre a Roma le terapie intensive sono appena sotto la soglia d’allerta e perfino la cremazione di Gigi Proietti è slittata. Beh, sì, dell’intasamento dei Cimiteri se ne è già parlato. Solo che spiace e infastidisce, adesso, pensare che chi si è fatto ‘il mazzo’ per tutta la vita non trovi neppure, pace all’anima sua, adesso che non c’è più, un posto pronto in Paradiso.
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