La conduttrice che scherzava con il fuoco
‘L’ironia salverà il mondo‘ o, almeno, di questo deve essere stata convinta Bianca Guaccero, ‘ragazza’ dai mille talenti, tutti espressamente dimostrati che, proprio attraverso l’arma del sorriso, ha palesato, in numerosi e molteplici frangenti, di conoscere il fatto suo.
Bella, brava, simpatica, spiritosa… troppo. Troppo per non trovarle un difetto. Un difettuccio.. almeno uno… piccolino. Ed, eccola, per fortuna, la falla. Lo scivolone che non si perdona, sul quale puntare il dito ed accanirsi, soddisfatti.
L’attrice, cantante, conduttrice… e chi più ne ha più ne metta, ha incrociato – finalmente – la sua buccia di banana, ed è successo proprio in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne. Il 24 novembre, giorno precedente alla data in questione, la ‘nostra’ risulterebbe rea di un gesto di estrema indelicatezza, nei confronti della classe interessata, vale a dire quella femminile. Avrebbe avuto l’ardire, all’interno del programma (Detto fatto) che conduce da anni, di proporre un tutorial per accalappiare un uomo al supermercato. Stratagemmi di seduzione ‘fai da te’, insomma. Roba da suscitare, tutt’al più, una vena di sarcasmo, ma niente altro. E, invece… apriti cielo. Alla gogna e subito.
Giunta ai vertici dell’emittente, la polemica ha spinto Ludovico di Meo (direttore di Rai2) a rilasciare un comunicato stampa, in cui si esprimeva il personale impegno ad “indagare sull’accaduto e sulle responsabilità e garantire che questo non accada più in futuro“.
Ma non basta. Ad aggiungere carne al fuoco la comunicazione della sospensione della puntata del 25 novembre. Cos’è censura? Una punizione?
Di fatto, a poche ore di distanza dall’accaduto la povera, istrionica e talentuosa showgirl si è trovata a dover rispondere, su Instagram – che le strade di Dio passano tutte dai Social – del proprio ‘indegno’ comportamento. “Sono una donna, una mamma single – e qui ci tornano in mente, non volendo, sia chiaro, Salvini e la Meloni, che tanto puntano sull’argomento – che combatte ogni giorno per ciò in cui crede, soprattutto nella difesa della categoria che rappresento, la donna. […] Mi prendo parte della responsabilità di ciò che è accaduto. Chiedendo scusa a tutti, per la superficialità con cui è stata gestita questa situazione, da parte di tutta la nostra squadra“. Detto fatto… appunto ed subito le scuse sono servite. Vassoio d’argento, per l’occasione. Addirittura la riesumazione del corredo della nonna, per aggiungere: “Mi adopererò affinché tutto questo non succeda mai più“.
Che meraviglia. E certo è un attimo giudicare, in concomitanza, peraltro, con un altro degli incalcolabili femminicidi perpetrati sulle donne. Nelle stesse ore, veniva divulgata la notizia di un uomo che avrebbe assassinato, in una remota realtà nei pressi di Padova, la moglie, madre, tra l’altro, di altri tre figli (9, 7 e 4 anni) e nuovamente incinta. Due coltellate al petto con un coltello da cucina, a fronte di colei che si era permessa di abortire. Telecamere disposte in tutta casa e l’idea, pressante, che la compagna avesse un altro. Anche qui: Detto fatto.
La differenza è che nessuno, in questo caso, ha chiesto scusa. Qui non si può accendere o spegnere – Dio lo volesse – l’interruttore della messa in onda. Non esiste rewind. Solo tre orfani. Tra ragazzini innocenti che non rivedranno chi li ha messi la mondo. Magari, chissà, quando si sentiranno soli potranno consolarsi guardando in tv un bel tutorial… Di Meo volendo, web permettendo.
Detto fatto… e passa la paura.
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