Striscia la Notizia: metti che una sera me ne vado…

Striscia la Notizia: metti che una sera me ne vado…

Un sodalizio giunto al termine. Chiude così, negli istanti finali di una puntata come tante, la relazione tra il duo comico siciliano e la celebre trasmissione che, periodicamente e con successo, ha voluto ospitarli. Ad annunciarlo proprio loro, Salvatore Ficarra e Valentino Picone, al cospetto dei numerosi italiani incollati al video. Un fulmine a ciel sereno, per chi segue Striscia la Notizia. Un vero e proprio addio, per quanto riguarda il tg satirico di Canale 5.

Ficarra e Picone

La coppia, nel mentre della messa in onda del 30 novembre, rivela che quella appena iniziata sarà l’ultima settimana che li vede alla conduzione dell’apripista serale della Rete ammiraglia Mediaset. Oh, non il solito arrivederci. Non l’intervallo di sempre, quello, cioè, in alternanza con altri colleghi. Il ‘cambio di stagione’ – se così lo si vuole chiamare – ci sarà, secondo quanto previsto.

Il punto è che i due non sembrano intenzionati a tornare sul bancone: “Oggi è cominciata, per noi, l’ultima settimana di conduzione di Striscia la Notizia, che però dobbiamo annunciarvi sarà l’ultimo anno nostro. Non vi nascondiamo che, dopo 15 anni e 17 edizioni, non è facile. Ringraziamo questa famiglia, che ci ha accoccolato e lusingato con il suo affetto, facendoci sentire parte di loro”. I toni sono quelli consueti di chi ha intessuto, con il proprio pubblico, un rapporto di definitezza e confidenza. Familiari, ironici, insomma, come da prassi.

A seguire, ringraziamenti alla regia di Antonio Ricci, al Gabibbo e a quanti, metodici, ogni sera hanno reso il proprio contributo agli ascolti. “Non escludiamo che prima o poi si possa tornare, ma per ora passiamo il testimone“, ha concluso Picone, quasi a voler sottolineare che ‘non si sa mai’.

Eppure il mistero rimane. Ci si domanda se sia arrivato, per il duo, il momento di puntare a nuovi lidi: “Ricci è rimasto un ragazzino incosciente e dispettoso, ma era tempo di cambiare“, rimarcano all’unisono. Quasi denunciando già un pizzico di nostalgia. E c’è chi azzarda le prime ipotesi. Si attribuisce la scelta – forse – al mancato appuntamento – in previsione prima del Coronavirus, poi saltato – con quattro serate celebrative, in favore degli attori, dopo l’incasso, del tutto onorevole, di ben 15 milioni di euro, grazie all’ultimo film: Il primo Natale. Delusione? rammarico?

Nel dubbio, ora, ci si chiede anche chi potrebbe rimpiazzarli; se persone altrettanto rodate, se nuove leve… ed un po’, come tanto amiamo fare, si va alla ricerca del torbido. ‘Qui gatta ci cova’, si sussurra. Cos’è che non ci è stato detto? Cosa volevano significare, in realtà? Etc. Etc. Etc. Perché in fondo, il fascino del mistero tale rimane, anche quando si tratta di tv.

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