Come ti aggiro quella norma…

Come ti aggiro quella norma…

Fatta la legge, trovato l’inganno…‘ Ah, quanto ci piacciono i proverbi, specie quando ci toccano in prima persona. E sarà pure una leggenda metropolitana, ma quanto amiamo vantarci, quando riusciamo a bypassare le regole. Adoriamo sentirci furbi e non perdiamo occasione per dimostrarlo in giro. Quasi fosse un merito. Stelletta, che non smettiamo di reclamare neppure quando si tratta di Covid.

Così, a fronte di un Decreto che prescrive Feste blindate, già ci siamo messi all’opera, per inventarci pratiche e funzionali strategie d’azione. Conte & Co., in sostanza, ‘se la cantano e se la suonano’. Un motivetto, che vieta gli assembramenti, che recita che la sera del 31 dicembre i ristoranti rimangano chiusi, compresi quelli degli alberghi, e si raccomanda di non ricevere nella propria abitazione quanti non siano parenti stretti.

Conseguenza: scatta l’armamento per procacciarsi una casa in affitto.

Il Premier è stato molto chiaro, in conferenza stampa, riguardo all’argomento divieti. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, bando agli spostamenti tra le Regioni; chiusi, nelle serate di festa, i ristoranti. La notte di Capodanno, inoltre, il Coprifuoco si protrarrà fino alle 7 del mattino.

Così, in accelerazione, è partita la corsa alla ricerca di appartamenti o villette da affittare. Un escamotage per organizzare comunque un Veglione secondo tradizione, accanto a parenti ed amici, alla faccia del Dpcm. Benché, secondo i dati riportati dal Censis, l’80% degli Italiani si dichiari favorevole alle norme applicate, mostrandosi ligio alle richieste, c’è sempre una discreta fascia di ‘teste calde’, in proposizione di aggirare la stretta imposta dal Governo.

Comprensibile, da una parte. 6 milioni di nostri connazionali diranno addio al consueto Cenone, provocando, malgrado tutto, l’ennesimo collasso per quanto riguarda il settore della ristorazione. Coldiretti prevede un duro colpo, in proposito, anche per quel che attiene alle strutture agrituristiche. “La chiusura dei locali è destinata a provocare un forte ridimensionamento nei consumi di 70 milioni di chili tra pandori e panettoni; 74 milioni di bottiglie di spumante; 6 milioni di chili tra cotechini, zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi e formaggi“, ha reso noto l’Associazione.

Ci attendono – dunque – giorni all’insegna della sobrietà. Ma non è tanto qui la questione. Lo abbiamo compreso: sicurezza ante omnia. Eppure… eppure siamo ‘testoni’. Cocciuti, vanitosi, edonisti ed egocentrici, al punto tale da non accorgerci neppure del momento in cui facciamo torto a noi stessi. Bambini viziati, mal disposti al sacrificio. Impreparati alle rinunce.

Ci hanno svezzati e poi tirati su in questo modo. Come se abitassimo in un mondo in cui tutto è concesso; in cui mai ci si abitua a ricevere un no. E allora eccoci qui ,ad architettare chissà quale ingegnoso piano per ‘farla – ancora una volta – franca’. Non comprendendo, scioccamente, che il male lo facciamo, prima di tutto a noi stessi; che siamo le prime, – forse anche le uniche – vittime della nostra irriducibile superficialità.

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