Tutti i grattacapi di Conte
“Qualche ulteriore misura restrittiva…”, come se non ce ne fossero già abbastanza. E, invece, “abbiamo già predisposto un piano, dedicato specificamente alle Feste natalizie. Ci stiamo riflettendo“, fanno sapere dall’alto. “Dobbiamo scongiurare ad ogni costo una Terza ondata“, niente di più vero. Dunque, giù a nuove restrizioni, nel tentativo di scongiurare la pronosticabile reiterazione del virus. E già, il Covid è proprio così, quando pensi di essertene liberato ritorna, più tenace di prima e ti coglie impreparato, inerme. Gioca sulle debolezze, affonda i denti sull’umana fragilità. Abbasso le vie di mezzo, perciò, che ogni cedimento può rivelarsi disastroso. Si lanciano appelli: “Siate responsabili!“, ma vallo a spiegare alla calca di persone che, appena possibile, non ha perso occasione per riversarsi in strada, incurante – per l’ennesima volta – dei numeri, delle avvertenze del Comitato Tecnico per la Sanità… che importa, adesso è tempo di uscire e comprare i regali. Vuoi mettere un cappuccino con cornetto ordinato al bar, piuttosto che sorseggiato tra le mura di casa? E intanto, in Germania, la Merkel, dichiara Lockdown Nazionale. Altra pasta…
“La situazione è delicata. Ma le nostre misure stanno funzionando… Il sistema delle zone e la suddivisione delle Regioni, in base ai colori, sta dando risultati“, garantisce il Presidente del Consiglio. Riguardo al numero dei morti, spiega: “Questo triste primato dipende dal fatto che l’indice rallenta più lentamente rispetto agli altri. Paghiamo… il fatto di essere stati i primi, in Occidente, investiti dalla pandemia“. E conclude: “Il Paese non può reggere un nuovo lockdown”.
In merito al vaccino: “Per avere un impatto effettivo sull’immunità“, secondo anche gli esperti, “la campagna vaccinale deve riguardare tra 10 e 15 milioni di persone“. Occorrerà, pertanto, attendere “la primavera inoltrata. Comunque, prima dell’estate“.
Ma i pensieri non finiscono qua. Urge una, anzi la verifica di Governo. “Brutta parola“, a detta dello stesso Conte, il rimpasto. Ma la necessità di un esecutivo che si muova secondo una direzione comune è prioritaria. L’esecutivo “deve andare avanti, ma a certe condizioni e non a qualsiasi costo. Si può governare solo se c’è fiducia reciproca“, sottolinea il Premier. Atteso, l’incontro con Matteo Renzi, al momento rimandato: “Lo ascolterò“, assicura. Ma ribadisce – a fronte delle accuse, prima fra tutte quella di volere accentrare il potere, uomo solo alla guida dello Stato: “Non voglio galleggiare. Ho la valigia sempre pronta, in qualsiasi momento“, respingendo – di fatto – ogni tipo di illazione, in merito. “Sono tutte fesserie, sono forse il Premier che ha usato il metodo più partecipato, negli ultimi anni“.
Doveroso, in sintesi, il confronto all’interno della maggioranza. Lo “completeremo, alla Luce del Sole. Affronteremo i problemi politici, in modo che il Governo vada avanti“.
“Qui nessuno vuole scaldare le poltrone“. Anche quando si tratta di Recovery Plan. Appena il documento sarà pronto, “lo manderemo in Parlamento e ne acquisiremo le valutazioni e gli indirizzi. Poi ci confronteremo con le opposizioni e con le parti sociali e, a quel punto, elaboreremo il piano definitivo“.
Ultima, anche se non tale, la questione Regeni. “Ci addolora“, spiega. Ma ora “inizia un processo vero, serio e credibile“, gestito dalla Magistratura italiana. “Ci saranno nomi e cognomi sul banco degli imputati“. L’Egitto “può fare molto di più“. E, sulla strada della trasparenza, si è in cerca di una spiegazione, anche per quanto attiene alla Legion d’onore assegnata da Emmanuel Macron al presidente egiziano Al Sisi: “siamo rimasti colpiti un po’ tutti, anche dalla coincidenza temporale di quell’incontro“.
LEGGI ANCHE: Quando ‘Speranza’ arriva con la Befana
LEGGI ANCHE: Federalberghi e la scure del Dpcm
Commento all'articolo