Louvre: vendesi al miglior offerente…
Poteste valorizzare qualcosa che vi appartiene, un oggetto che considerate particolarmente prezioso, cosa fareste? Ebbene, a suggerirvi l’idea ci ha pensato il Louvre. Il celebre Museo ha organizzato una serie di eventi esclusivi, grazie ad un’operazione che prende il nome di Bid for the Louvre. Un’asta online, in pratica, in cui accaparrarsi affascinanti occasioni. Come quella – ad esempio – di potere osservare – alla distanza di un palmo di naso e in assenza di vetro divisorio – la più discussa ed emblematica opera del Maestro Da Vinci.
Una vendita, organizzata dalle Case d’aste Christie’s e Drouot, dalla seduzione irresistibile. Un appassionato, senza battere ciglio, è stato disposto a sborsare ben 80 mila euro, pur di ammirare la Gioconda vis à vis. C’è chi ne ha versati 42 mila per passeggiare sui tetti, in compagnia dell’artista JR e chi, alla stessa cifra, ha potuto assistere ad un concerto privato, nella Sala delle Cariatidi.
Ed ancora, un acquirente, al modico e allettante – si fa per dire – prezzo di 38 mila euro, ha potuto visitare la tanto ammirata struttura praticamente da solo, in compagnia unicamente del presidente, Jean-Luc Martinez. I pochi fortunati, in una calca di utenti – se ne contano circa 20.000 – provenienti da ben 24 Paesi e disposti a giocarsi il tutto per tutto, pur di procacciarsi le opportunità messe sul piatto da Christie’s & Co.
Nelle ultime ore prima della scadenza le gare al rialzo si sono fatte sempre più avvincenti, in un accento iperbolico immaginabile, certo, ma pur sempre inaspettato. Del resto, già le stime di partenza oscillavano fra i 3 mila e i 10 mila euro.
Oltre a quanto sopra (tra cui anche un viaggio da Parigi ad Abu Dhabi, passando da Lens e una cena tete à tete sul tetto del Carrousel), l’asta ha aperto la vendita ad una serie di opere d’arte contemporanea. Stimate tra le 5 mila euro e le 10 mila, trattasi del dono di esimi marchi del lusso, partner o mecenati. Firme eccelse, dallo stilista Virgil Abloh a Cartier; da Christian Dior a Louis Vuitton, passando per Moët Hennessy e Vacheron Constantin.
Tra i 24 lotti eccezionali, figurano anche capolavori, generosamente offerti dagli artisti Johan Creten, Candida Höfer, Eva Jospin, Jean-Michel Othoniel, Pierre Soulages e Xavier Veilhan.
Iniziativa, quella che si è appena conclusa, senza dubbio vincente. Nella resa, ha condotto ad un incasso complessivo di 2,3 milioni di d’euro. Ricavato, interamente devoluto al finanziamento di nuovi progetti educativi. Volti “a garantire che le porte del Museo siano accessibili a tutti“, si sottolinea. Non solo, parte dei proventi andranno a foraggiare la realizzazione del Louvre Museum Studio, un inedito spazio di 1.150 metri quadrati, pronto ad accogliere famiglie, studenti, anziani e disabili e dedicato alla formazione artistica e culturale, in previsione per l’autunno del 2021.
“Le attività che vi si svolgeranno – comunicano le alte sfere di quello che può considerarsi uno tra i luoghi Sacri della cultura mondiale – incoraggeranno chi, a volte, si sente escluso a vivere questo posto in modo diverso“.
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